Proteste in tutta l’Italia per la chiusura dei tribunali minori

Entra in vigore la riforma per il riordino dei Tribunali che prevede la chiusura di oltre 1000 “Uffici” minori e scoppiano le proteste in tutta Italia. Dall’Alpe alla Sicilia è rivolta con sit-in davanti alle sedi giudiziarie interessate al taglio. La protesta più drammatica è avvenuta in provincia di Salerno, a Sala Consilina, dove addirittura un uomo ha tentato di darsi fuoco.

Il presidente dell’Anci, l’associazione che raggruppa i comuni italiani, Piero Fassino, si rivolge al ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni: “Troppe spese a carico dei Comuni”. Gli avvocati chiedono le dimissioni del ministro della giustizia Annamaria Cancellieri.

La misura, contenuta nei decreti legislativi 155 e 156 del settembre 2012, viene applicata dopo il definitivo via libera ottenuto dalla Corte Costituzionale che ha respinto, però, non proprio tutti ricorsi presentati contro il provvedimento che tende a razionalizzare la presenza delle sedi di tribunale sul territori. Un provvedimento, però, che ha provocato anche forti critiche provenienti da vari settori.

A Sala Consilina, in provincia di Salerno, la protesta ha raggiunto toni così drammatici da portare un contestatore a cospargersi di benzina e tentare di darsi fuoco mentre protestava davanti al Palazzo di giustizia del paese. L’uomo è stato prontamente bloccato dagli altri manifestanti ma ha minacciato di riprovarci se entro 24 ore il ministro Cancellieri non darà una risposta positiva alle richieste dei manifestanti.

Manifestazione tribunali



A Sulmona l’ordine forense ha attivato un presidio permanente all’interno del tribunale. Da lunedì gli avvocati inizieranno lo sciopero della fame. “Ribadiremo in ogni sede la grande mistificazione che si è perpetrata con la ‘riforma epocale’ della geografia giudiziaria” dicono dal Comitato per la salvaguardia del Tribunale, prevedendo effetti disastrosi per la macchina giudiziaria.

Altre proteste a Rossano, in provincia di Cosenza, dove è stata bloccata la via d’ingresso al Palazzo di giustizia impedendo il trasferimento del materiale del Tribunale destinato alla chiusura. Manifestazioni anche a Pinerolo, in Piemonte. Una cinquantina di avvocati ha percorso il tragitto autostradale fino a Torino a passo d’uomo. La protesta si è conclusa con un presidio organizzato nell’atrio del palazzo di giustizia del capoluogo piemontese.

A Camerino, ai facchini convocati per lo spostamento del materiale e dell’archivio del locale Tribunale é stato impedito per cinque di effettuare il trasloco fino all’intervento dei vigili urbani e dei carabinieri.

Proteste sindaci



Insomma, si dovrebbe fare un lungo elenco per raccontare tutte le manifestazioni che in varie forme, e dove hanno partecipato anche numerosi sindaci, sono state organizzate in difesa delle vecchie sedi giudiziarie destinate alla chiusura. Il ministro Dario Franceschini, difende l’attuazione della ristrutturazione del sistema giudiziario: “Il ministro Cancellieri, anche rispetto alle legittime pressioni territoriali e politiche in Parlamento per rinviare l’applicazione del provvedimento – sottolinea il ministro per i Rapporti con il Parlamento -, ha mostrato fermezza a nome dell’esecutivo e ha fatto bene”.

Antonello La Monaca