Silvio Berlusconi telefona in diretta a “Studio Aperto”, una delle sue televisioni, e definisce la sentenza che lo riguarda “allucinante e fondata sul nulla”. Poco dopo il team dei suoi legali, Franco Coppi, Nicolò Ghedini e Piero Longo in una nota parlano di «motivazioni inesistenti e fuorvianti, un collage delle precedenti decisioni». Berlusconi, come del resto scontato e prevedibile, non ha perso l’occasione per sottolineare come l’abolizione dell’Imu sia merito suo, sostenendo che l’Iva non va assolutamente aumentata e che occorre “un alleggerimento del carico fiscale”.
L’ex premier ha parlato anche del fisco, affermando che l’Iva non va «assolutamente aumentata». Tornando sull’abolizione dell’Imu, ha sottolineato che «agli italiano dico: abbiate buona memoria e ricordate di chi è il merito».
La replica del Pd, per bocca del suo segretario Epifani, non si è fatta attendere: “la sentenza parla di un reato particolarmente pesante e grave, per di più se fatto da un esponente politico”. E ha aggiunto: “per noi la giustizia deve essere uguali per tutti le sentenze si rispettano e si applicano. La giunta si riunirà e deciderà, la legge Severino non mi sembra in nulla e per nulla incostituzionale».
Riccardo Marini