L’ex Rais d’Egitto Hosni Mubarak è in libertà provvisoria “per motivi di salute” e si trova in un ospedale militare a Maadi, nella periferia sud de Il Cairo. Mubarak, che ha 85 anni, ha lasciato la prigione di Torah Mahkoum, dove si trovava detenuto dall’inizio del 2011, a bordo di un elicottero e trascorrerà in ospedale alcuni giorni per accertamenti sule sue reali condizioni.
Alla notizia della sua imminente scarcerazione, una piccola folla si era radunata all’esterno della prigione per feteggiare la liberazione. Molti avevano inelle mani foto dell’ex dittatore facendole vedere con orgoglio, ma per nessuno è stato possibile vederlo. Hosni Mubarak era stato fatto salire sull’elicottero atterrato nel cortile della prigione e poi, subito dopo l’imbarco dell’ex prigioniero, rapidamente decollato alla volta della parte opposta della città. “Il Paese sta andando alla deriva da quando non c’è più”, aveva detto con grande convinzione uno degli uomini in attesa fuori dal carcere.
La scelta di disporre gli arresti domiciliari per Hasni Mubarak è stata una decisione del primo ministro, già all’indomani del manifestarsi dei primi episodi di violenza generalizzata nella capitale e in altre parti dell’Egitto. Una misura di sicurezza dai risvolti anche psicologici, allo scopo di allentare le tensioni e le critiche sorte alle prime voci di una possibile
La liberazione di Mubarak, come prevedibile, ha scatenato altre polemiche in un Paese già ferito dagli scontri politici. Un corteo di un centinaio di giovani ha sfilato nei pressi dell’ambasciata Usa al Cairo inneggiando contro la scarcerazione: “Non siamo Fratelli musulmani”, hanno gridato ripetutamente tra le altre cose i dimostranti. Per le proteste contro la liberazione dell’ex Rais è stata aperta un’inchiesta dopo la denuncia di un comune cittadino.
John Balcony