I lavori di restauro del Colosseo proposti dall’inventore delle Tod’s Diego Della Valle possono partire. Il Consiglio di Stato ha, infatti, bocciato la richiesta dell’associazione consumatori Codacons conto la “sponsorizzazione” del più prestigioso simbolo della Roma antica affidata appunto ai Della Valle per un importo di 25 milioni di euro.
Un via libera da molti contestato e soprattutto criicato da Carlo Rienzi, che preannuncia, come previsto, una nuova battaglia. Con il suo Codacons disposto a contrastare armi alla mano in ogni sede possibile la sentenza da lui ritenuta ingiusta e priva di qualsiasi fondamento.
Per quanto riguarda, invece, le ragioni che hanno portato il Codacons a ricorrere contro la sponsorizzazione del restauro, i giudici amministrativi di appello spiegano come “le considerazioni dell’appellante sono esposte in modo apodittico e non sono rapportate a specifici fattori di incongruità o illogicità del contratto di sponsorizzazione”.
Carlo Rienzi, deluso ma infuriato, ripete a gran voce che “questa decisione assurda offende il Colosseo prima ancora che il Codacons, e sarà impugnata in revocazione e in Cassazione per rifiuto di giurisdizione”, ricordando come la Procura di
Carlo Rienzi che, come tutti, sembrerebbe tenere molto alla rispettabilità del Colosseo, dovrebbe allora spiegare con quale faccia non solo riesca a tollerare e di fatto riesca pure a “far lega” con i proprietari di quegli antiestetici camion bar degni tutto al più di “rinfrescare” i partecipanti a fiere di paese o a ben più tristi spettacoli circensi, piuttosto che far da cornice ad uno dei più straordinari e illustri monumenti? Come fa caro Rienzi, ce lo spiega?
Antonello La Monaca