Viaggiava a 190 Km/h anziché ai 100 consentiti su quella tratta. Con ogni probabilità è questa la causa del tragico deragliamento del treno ad Alta Velocità spagnolo finito fuori dai binari nei pressi di Santiago de Compostela provocando 78 morti e 143 feriti, cinque dei quali in gravissime condizioni. Errore umano o imprevedibile guasto cui i macchinisti non sono stati in grado di opporre rimedio? La prima ipotesi al momento è la più probabile. L’incidente è avvenuto alle 20,42 di ieri, mercoledì 24 luglio, quando il convoglio ad alta velocità Madrid-Ferrol si trovava alla biforcazione di A Grandeira, a poco più di tre chilometri da Santiago di Compostela, capitale della Galizia. Sei dei dieci vagoni sono usciti dai binari in curva e si sono rovesciati. Tre vetture si sono incendiate. La linea è stata inaugurata il 10 dicembre del 2011. Risulta che proprio quel giorno un treno sbandò paurosamente in quella curva, senza per fortuna conseguenze. In ogni caso una curva quasi di 90 gradi che arriva dopo 80 km di costante rettilineo, con tutte le possibile conseguenze di “assuefazione” di chi è alla guida. Ma per questo ci sono i sofisticati e “multipli” dispositivi di sicurezza.
Secondo quanto riferisce il quotidiano “Il Pais”, il macchinista del convoglio avrebbe detto di aver preso la curva ad una velocità doppia rispetto a quella consentita, appunto, in quel tratto di linea, aggiungendo: “Spero di non avere morti sulla coscienza”. Affermazione grave. Cosa avrebbe inteso raccontare con questa dichiarazione, nel caso fosse confermata? Che si è trattato di una distrazione, o che qualcosa non ha funzionato?
I sistemi di sicuezza oramai abitualmente installati sui moderni treni, tanto più su quelli abibiti a velocità elevate, dispongono di frenatura automatica nel caso di una qualsiasi anomalia. Anzi, e non è fantascienza, particolari automatismi permettono di regolare la marcia del treno, e quindi la sua velocità, a secondoa di quanto permesso dalla linea per ogni singolo tratto.
In un primo momento si era la diffusa la voce della presenza sul treno di un italiano, ma ciò è stato successivamente smentito. In ogni caso la Farnesina sta conducendo ulteriori verifiche. Fino a questo momento le autorità spagnole non hanno fornito una lista dei passeggeri. Sul posto, intanto, si sono recati l’ambasciatore Pietro Sebastiani e il nostro console onorario. Anche il premier spagnolo Mariano Rajoy ha visitato il luogo dell’incidente e il Re Juan Carlos ha sospeso tutte le sue attività in segno di lutto, ha riferito la casa reale, mentre il governo regionale della Galizia ha dichiarato sette giorni di lutto ufficiale.
Enrico Massidda