L’arte di arrangiarsi ha da sempre fatto parte del DNA degli italiani. Una dote che siamo stati capaci di tirare fuori al momento opportuno: nella buona e nella cattiva sorte come dimostrato dalla storia. Ma è soprattutto nei momenti di crisi economica come quello attuale che il genio italico riesce sempre a stupire tutti. Non stiamo parlando di scienziati in procinto di presentare una brillante scoperta, ma di un gruppo di amici di Omegna, in provincia di Verbania, sulle sponde del lago Maggiore, che grazie, alle ricette della nonna sono stati capaci in inventare un lavoro ormai scomparso. Complice dell’iniziativa l’acquisto di un vecchio carrettino da gelataio del 1930. Un pezzo d’antiquariato, ma perfettamente funzionante.
Il carnet delle ricette è rigorosamente salutista. I ragazzi hanno promesso che non faranno mai uso di prodotti non legati alla stagione. Una scelta difficile e che, almeno nella fase iniziale, comporterà delle rinunce.
In pochi mesi è stato un successo, malgrado il clima finora non sia stato affatto favorevole. Una sfida che entusiasma la comunità locale
Dal carrettino ai più moderni veicoli a tre ruote il passo è stato breve. Di antico sono rimaste le “ricette della nonna” che prevedono l’uso esclusivo di prodotti locali, della sponda lombarda del Lago Maggiore. Ma, come si dice, l’appetito viene mangiando ed ora Previato e compagni hanno intenzione di espandersi, come si dice diventare anche fornitori di gelati.
Un idea buona che in momenti di crisi come quella attuale potrebbe restituire fiducia nel futuro ed una dimostrazione che la strada indicata dal Premier Enrico Letta possa portare verso risultati positivi. E sinora ha prodotto almeno la voglia di tenere pulita l’area dell’Arena dove i gelatai verbanesi sono soliti sostare. E adesso vuoi che anche la politica, sempre più a caccia di denaro vorrà metterle nani sull’iniziativa?
Enrico Barone