NON SE NE PUÒ PIÙ !!!! Enrico Rossi, attuale presidente della Regione Toscana, ed ex assessore alla Sanità, si dimentica di esser stato comunista. Affermazione senza ironia alcuna, di rispetto, invece, per un grande partito popolare di tutela della povera gente. Enrico Rossi e la sua giunta si comportano politicamente, invece, come l’incarnazione italiana della più spietata politica reganiana e si abbeverano alla fonte del più sfrenato liberismo economico. I diritti costituzionali, come quello fondamentale del diritto alla salute, vengono compressi, annullati.
E il rispetto della montagna, dei tanti piccoli centri con con difficoltà di collegamento? Stanno dividendo l’Italia in due: una Italia con i servizi, ovvero con poste, ospedali, ferrovie veloci…e una Italia abbandonata, di “periferia”, senza servizi e con difficoltà anche materiale di accesso viario…
E poi si lamentano del dissesto idrogeologico frutto solo di disinteresse, incompetenza e abbandono dalle spese enormi di riparazione anziché di doverose cure preventive con risparmi di miliardi!
Le regioni costano decine e decine di miliardi di euro l’anno. Il budget sanitario è il più consistente, ma riguarda, e non è certo cosa di poco conto, il diritto fondamentale alla salute e alla vita. Perché non tagliare allora gli altri budget? Spesa generale, stipendi dei consiglieri, spese di funzionamento, emolumenti agli assessori, costi di una burocrazia ferraginosa e parallizzante e quindi necessariamente da snellire, costi delle sedi, delle auto blu, del finanziamento dei gruppidei partiti che, come si è visto, portano solo ad abusi ed eccessi…e ci sarebbe molto altro da elencare.
E i comuni “vengono finanziariamente e amministrativamente” ridotti all’impotenza. Non è il caso che si inverta la rotta in un disegno di maggiore valorizzazione delle Autonomie Locali per essere più vicini ai cittadini e alle esigenze di chi ha bisogno? Vicini a loro sul territorio e non nelle ovattate sedi dei capoluoghi, come indicato nella nostra Suprema Carta?
Quindi, per quanto riguarda le Regioni: meno poteri gestionali, dieta e dimagrimento burocratico, risparmi profondi. E poi: potenziamento e trasferimento di attività ai comuni e organizzazioni delle Unioni dei comuni solo su base volontaria e convenzionale; soppressione degli ATO gestionali, non altro che nuove storture verticistiche di aggravio della FINANZA pubblica.
Ai miei colleghi sindaci, liberi da condizionamenti di partiti ai quali “chiedo di battere un colpo fuori della regia orchestrata”, propongo la convocazione di “consigli comunali aperti virtualmente congiunti”, come se contemporaneamente si svolgesse l’attività di un unico consiglio comunale regionale insieme e in maniera figurata di un unico consiglio con all’odg la gestione dei diritti costituzionali fondamentali, come qualità della vita, salute, acqua, rifiuti…e mi spiace molto esser costretto a “osservare” in pieno disaccordo la infelice, a mio aviiso, “uscita” del Presidente Napolitano sui tanto contestati caccia bombardieri F35!
Un’ultima annotazione: ma la sinistra dove è, esiste ancora? È la destra sociale? Difendiamo uniti la Costituzione, le autonomie, la povera gente, e questa grande periferia che conta più nell’intero Paese di 200.000 chilometri quadrati abbandonati che si creano con queste scelte scellerate, tipo quelle relative alla “questione sanità” di regioni come la Toscana.
Egidio Pedrini
Sindaco di Zeri