I banchieri che dovessero essere riconosciuti responsabili di causare danni al loro istituto e ai clienti con operazioni finanziarie “spericolate” potrebbero rischiare il carcere, oltre che perdere bonus e i loro stipendi per anni e anni. Sono le conclusioni cui sarebbe giunta la speciale Commissione sulle norme bancarie istituita dal Parlamento britannico a seguito dei numerosi “fallimenti” di istituti di credito avvenuti anche in Gran Bretagna con la crisi in corso.
Il parlamentare Andrew Tyrie, il presidente della Commissione, ha riconosciuto che in virtù delle vecchie norme i banchieri non sono stati chiamati a rispondere con “responsabilità personali” delle loro azioni ed ha detto che le riforme drastiche costituiscono l’unico modo per ripristinare la fiducia nelle banche da parte dell’utenza.
La relazione è la quinta e ultima pubblicazione da parte della Commissione speciale di cui fanno parte anche Justin Welby, l’Arcivescovo di Canterbury, Lord Lawson, ex Cancelliere dello Scacchiere, e Lord Turnbull, un ex capo del Servizio Civile.
Il Cancelliere dello Scacchiere in carica, il Ministro del Tesoro britannico, George Osborne, si esprimerà pubblicamente sui risultati raggiunti dai componenti la Commissione ed è già dato per scontato che approverà i risultati del gruppo, oltre a fornire ulteriori dettagli sui piani del governo
“Il Governo accoglie le raccomandazioni della Commissione sull’introduzione di norme relative ad una maggiore responsabilità personale, soprattutto a livello dirigenziale. Possiamo ora andare avanti con una risposta rapida prima della pausa estiva “, ha detto un portavoce del Tesoro.
Le raccomandazioni sull’introduzione di nuovi reati penali per i banchieri ora devono essere trasformate in norme ben definite, che potrebbero essere in vigore entro la fine del 2015. Con il nuovo sistema, i dirigenti dovranno sottoscrivere un nuovo codice di condotta e dichiararsi “pienamente, e senza ambiguità, consapevoli delle loro responsabilità”.
Gianluca Scialanga