The Guardian di Londra riprende, infatti, alcune notizie sul fatto che, appunto, la Procura della Repubblica della capitale italiana avrebbe preso la clamorosa decisione della riapertura delle indagini sul rapimento e la morte del Presidente della Democrazia Cristiana avvenuto nel 1978, per il riproporsi della teoria che le Brigate Rosse abbiano agito all’epoca in collegamento con entità straniere, ancora non identificate.
Si tratterebbe dell’ennesimo tassello di una vicenda che oramai dura da 35 anni e alla quale sono stati dedicati ben quattro processi. Per ora, il tutto si è concluso con la condanna dei componenti il gruppo di fuoco che
Fin dai primi momenti, anche per la preparazione mostrata dagli assalitori, si parlò di servizi stranieri che potevano stare dietro il criminale attentato. Secondo alcuni testimoni della strage di via Mario Fani, il luogo della zona Trionfale dove avvenne il sequestro di Moro, almeno un paio degli attentatori parlavano una lingua straniera. Poi, le indagini non riuscirono a dimostrare alcunché in direzione di una possibile pista estera.
Red