Da subito un taglio degli stipendi del 30 per cento, ma con l’obiettivo di raggiungere il 50. Inizia così la legislatura dei presidenti del Senato e della Camera Piero Grasso e Laura Boldrini che hanno annunciato le novità alla prima riunione delle conferenze dei presidenti dei gruppi. Ma Grasso e Boldrini hanno anche annunciato di voler proporre nelle prossime riunioni l’aumento della “produttività”: in sostanza far passare la quantità di lavoro di deputati e senatori da 48 a 96 ore settimanali e per 5 giorni su 7. Provvedimenti che fanno dire allo stesso Grasso, in risposta a Beppe Grillo, che lui e la presidente di Montecitorio non sono “una foglia di fico”: “Siamo delle querce”. “Penso che cinque anni saranno pochi, se potessero fare qualche legge per prolungare il nostro mandato, per noi andrebbe bene – ha risposto Grasso durante Ballarò, su Raitre – Siamo partiti bene, speriamo di andare avanti”, ha aggiunto. La Boldrini ha proseguito di sentire il dovere di “essere ottimisti: questa cosa – ha detto parlando del progetto dei tagli ai costi della politica – avrà senso se riusciremo a metterla in atto: non credo che il paese possa permettersi di tornare subito alle elezioni”.