Bruno Contrada è attonito. Definisce la sua vita distrutta del 1992 ad oggi. E’ soddisfatto però della sentenza con cui la Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per la condanna infertagli per “associazione esterna” alla mafia che costituiva un reato confuso e che, per di più, gli è stato contestato per fatti eventualmente messi in essere quando la norma non […]