Quando i poveri si devono rifugiare nei McDonald’s

Quando i poveri si devono rifugiare nei McDonald’s

Si continua a trascurare la questione della povertà che riguarda quasi tutti i paesi occidentali. Eppure ogni tanto la questione riemerge, ma resta lì. In Italia siamo oramai attorno ai cinque milioni di poveri, ma il numero ci si limita ad enunciarlo, altre cose sono considerate più urgenti. Dopo il Coronavirus è arrivata la guerra in Ucraina e sappiamo tutti che, forse, anche per questa quel numero di poveri tenderà a crescere. Lo spropositato aumento del costo dell’energia e dei prodotti essenziali, a partire dal cibo, sicuramente avranno anche questo effetto.

Dappertutto, quando possono, i poveri s’ingegnano. Così veniamo a sapere che nel Regno Unito tante famiglie già colpite dall’impennata delle bollette energetiche, nel corso dell’inverno, hanno trovano rifugio nei McDonald’s. Soprattutto per tenere al caldo i loro bambini, utilizzare bagni e docce e approfittare del cibo a più basso costo.

La denuncia è venuta dalla Fuel Bank Foundation (CLICCA QUI) che ha indagato sul fenomeno scoprendo che molte delle 4,5 famiglie che erano solite utilizzare i contatori con pagamento anticipato della fornitura del riscaldamento avevano smesso di far fronte alle spese e si trovavano così con case non riscaldate.

LaFuel Bank Foundation ha aiutato più di 500.000 persone ed ha dovuto far fronte ad una richiesta di aiuto aumentata del 74% nel corso dei primi tre mesi di quest’anno.