Addio al 2021 tra speranza e ricordi – di Giuseppe Careri

Addio al 2021 tra speranza e ricordi – di Giuseppe Careri

Nel suo ultimo discorso al paese trasmesso in Tv, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha citato la commovente lettera inviata ai propri studenti dal Professore di Filosofia e Storia Pietro Carmina morto nel recente crollo di Ravanusa. “Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa.

La lettera del Professore citata dal Presidente della Repubblica, è una speranza  indirizzata ai giovani, al loro futuro, di non arrendersi mai, di non scoraggiarsi a beneficio della società.

Purtroppo il 2021, nell’ultimo giorno dell’anno, ci ha lasciato in eredità 144 mila nuovi positivi con 155 morti e 284 persone ricoverate in terapia intensiva, molti dei quali ancora non vaccinati. I contagi del primo gennaio sono leggermente inferiori, 141 mila. Sono dati drammatici comunicati dal Ministero della Salute.

Del resto il Covid muta in continuazione a partire, sin da febbraio, quando la variante alfa supera il ceppo di Wuan e diventa prevalente anche in Italia. Passano oltre quattro mesi e dall’India ci arriva il regalo della variante Delta. Infine la variante Omicron si sta diffondendo in tutto il mondo anche se, dai primi studi, risulta meno letale delle altre varianti che l’anno preceduta.

Per fronteggiare la pandemia, il Governo Draghi ha deciso l’introduzione del Green Pass con la speranza di fronteggiare in Italia la diffusione del Covid 19 e, nello stesso tempo, evitare il collasso dell’economia.

Lo sforzo italiano nelle vaccinazioni è stato riconosciuto anche dalla prestigiosa rivista Britannica The Economist, che ha incoronato l’Italia miglior paese europeo dell’anno. “Auguroni”, scrive The Economist in italiano ricordando che il riconoscimento non è destinato al Paese più grande, il più ricco o più felice ma  “a quello che, secondo noi, è migliorato di più”.

Encomi al Governo Draghi arrivano anche dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Fortunatamente la speranza per un futuro migliore arriva anche dalla prima nascita del 2022, una bambina, Olivia di 3.800kg, concepita un secondo dopo la mezzanotte insieme ad altri bambini di città diverse. Un auspicio e una speranza per il nostro paese costretto da due anni a combattere con un virus minaccioso che non accenna ancora a scomparire definitivamente.

Certo, nell’anno appena trascorso, non si possono dimenticare le stragi sul lavoro. Secondo Inail sono oltre mille i morti avvenuti nei primi undici mesi del 2021. Un prezzo troppo alto per un paese in cui la Costituzione mette al primo posto l’importanza e la sicurezza sul posto di lavoro. Non si possono accettare situazioni per le quali il profitto dell’azienda a volte è prioritario sulla sicurezza dei lavoratori.

Non meno grave la violenza sulle donne, un continuo stillicidio di uomini violenti che non accettano la separazione dalla propria moglie, fidanzata, compagna, al punto da ricorrere all’omicidio di una persona quasi sempre inerme e indifesa.

Ma il 2021, grazie al cielo, non è solo pandemia, morti sul lavoro e donne uccise; ci sono stati nel mondo dello sport successi inimmaginabili fino a qualche anno fa, a cominciare dalle Olimpiadi di Tokio dove molti atleti hanno onorato la nostra bandiera italiana. Su tutti la vittoria nella regina dell’atletica leggera, i 100 metri piani, vinti da Marcell Jacobs con il tempo sotto i 10 secondi;  poi l’altra meraviglia della corsa 4X100 vinta dal quartetto che, oltre a Jacobs, comprendeva anche il velocista Filippo Tortu. Infine la bellissima vittoria nel salto in alto, 2.67 cm, di  Gillo Tamberi. Commovente e gioioso abbraccio tra il vincitore dei 100 metri e del saltatore.

Da non dimenticare la vittoria clamorosa ai rigori dell’Italia sull’Inghilterra nella Coppa Europea in casa degli inglesi.

Purtroppo, però, dobbiamo rivolgere di nuovo lo sguardo e l’attenzione alla pandemia;  sono in vista altre restrizioni per il mondo del lavoro.

Dal 10 gennaio, infatti, sarà forse necessario avere il Green Pass per tutti i lavoratori che sono a contatto con il pubblico. Se ne discuterà il 5 gennaio in un nuovo Consiglio dei Ministri.

Nel suo discorso il Presidente Mattarella ha detto agli italiani di essere fiduciosi perché il nostro è un grande paese e occorre onorarlo tenendo a mente la nostra Costituzione, i suoi principi, i suoi valori, guida ideale per uscire dalla pandemia e dalla crisi economica.

Insieme, ce la faremo!

Giuseppe Careri