Il sentimento e la politica di fronte al Natale- di Domenico Galbiati

Il sentimento e la politica di fronte al Natale- di Domenico Galbiati

La notizia di questo Natale potrebbe essere semplicemente questa: che Natale continua ad essere Natale per tutti.
Nonostante tutto. Addirittura a dispetto delle diseguaglianze crescenti che, in fondo, dirle così è un eufemismo. Per la verità, sono ingiustizie, a volerle chiamare schiettamente con il loro vero nome.

Senza che ce ne accorgiamo, il nostro linguaggio è talmente versatile ed accorto da saper anticipare le nostre intenzioni, ancor prima che si impongano chiaramente alla nostra coscienza. E’ così che si inventa locuzioni edulcorate, con le quali ci indora la pillola, in maniera che l’impatto sulla nostra coscienza sia meno urente di quanto dovrebbe. Trasformiamo le disparità sociali, appunto, in “diseguaglianze”, cioè in un oggetto di studio sociologico che si può maneggiare con i guanti protettivi di una scienza pensosa, che appaga la nostra coscienza, ma, nel contempo, la inganna. Concorre, infatti, ad impedire che maturi in noi la consapevolezza che, in effetti, ad essere in gioco non sono le statistiche, le deduzioni che se ne possono derivare, i modelli di welfare da ridisegnare, le catene causali di un tale fenomeno che si perdono nella notte dei tempi, bensì la carne viva e dolente della sofferenza sopportata perfino da tanti bambini, l’umiliazione avvilente di troppi.

Se abbassassimo un attimo la guardia ed accettassimo di chiamarle per quel che sono, cioè, appunto, “ingiustizie”, sarebbe un bel guaio. Non sarebbero più là fuori, sotto il focus dei nostri mille ragionamenti, ma avrebbero a che vedere con noi, con la nostra vita, metterebbero in discussione l’effettiva consistenza e la piena legittimazione della nostra stessa libertà.

Meglio andarci piano. Un po’ di moderazione non guasta. La luce della Natività spariglia un attimo il nostro sguardo, apre per un istante una finestra che ci consente di vedere le cose come stanno davvero, ma poi viene in nostro soccorso l’ ambivalenza che, in fondo, ci appartiene originariamente. E’ cosi che la luce abbagliante del Natale si scioglie nella dolcezza del sentimento e guai se non fosse così. Senonché il sentimento, per quanto dica molto di noi e ci sorprenda come se sapesse di noi più di quanto a noi stessi risulti, è umbratile e vola via. Che tocchi alla politica inchiodarlo alle sue responsabilità?

Domenico Galbiati