Mancano i lavoratori immigrati in Uk. Le conseguenze per la produzione agricola

Mancano i lavoratori immigrati in Uk. Le conseguenze per la produzione agricola

Proprio nella Giornata dei diritti dei migranti di cui ci siamo occupati ieri (CLICCA QUI ) sono nuovamente emerse le perplessità sull’introduzione di norme più restrittive sull’immigrazione che finiscono per danneggiare, invece, che aiutare i paesi dell’Europa. Com’è il caso del Regno Unito dove le decisioni assunte in materia dal Governo di Boris Johnson preoccupano gli agricoltori di ogni genere, ma soprattutto quelli del settore florovivaistico.

In vista della prossima primavera già si levano, infatti, le grida d’allarme dei produttori di fiori i quali danno per scontato che dovranno finire per lasciar marcire le loro piante per la carenza di manodopera, in una discreta parte fatta da immigrati.

Alcuni esperti prevedono che i raccolti si potrebbero ridurre addirittura del 75%, mentre molti tra i coltivatori più piccoli già stanno pensando di rinunciare alla produzione di fiori; in particolare, come rivela a The Guardian, quelli che curano i narcisi ( CLICCA QUI ) e che hanno un giro d’affari annuo di circa cento milioni di sterline.

Il settore della produzione floreale britannica ha visto finora coinvolta soprattutto la mano d’opera proveniente dall’Europa orientale adesso, di fatto, impedita dal recarsi nel Regno Unito per quel combinato disposto costituito dalla Brexit e dal Coronavirus. Cosa che ha già provocato perdite per circa 275 milioni di sterline nel corso del corrente anno.

Finora le autorità di Londra hanno alleggerito talune norme in materia di concessione di visti per lavoro che hanno riguardato solo la produzione ortofrutticola, ma non le colture non commestibili.

CV