C’è un’altra faccia dell’America

C’è un’altra faccia dell’America

Una raccolta fondi per un uomo di colore, riconosciuto innocente dopo aver trascorso 43 anni in prigione nel Missouri, ha raccolto più di 1,4 milioni di dollari. La colletta era stata subito organizzata dopo che una corte d’appello  del Missouri, ne ha ordinato il rilascio perché è stato scoperto che le prove utilizzate per condannarlo erano state ritrattate o smentite. L’America razzista e spietata, quella fatta di ogni genere di odio e pronta ad imbracciare subito un’arma, mostra l’altro suo volto, fatto anche di solidarietà.

L’uomo, Kevin Strickland, di 62 anni, che lotta contro gravi problemi di salute, condannato per un delitto compiuto a Kansas City nel 1978, quando aveva 18 anni, non avrebbe altrimenti ricevuto alcun indennizzo giacché lo stato del Missouri lo prevede solo nel caso in cui un condannato sia scagionato tramite la prova della sua innocenza raggiunta  con il Dna.

Tricia Rojo Bushnell, avvocato di Strickland e direttore esecutivo del Midwest Innocence Project, ha dichiarato al Washington Post che solo “una piccolissima minoranza di persone” riceve un risarcimento per ingiusta condanna nel Missouri.

La notizia giunge dopo che pochi giorni fa un altro tribunale della Florida ha formalmente scagionato quattro uomini neri accusati e condannati erroneamente di aver violentato una giovane donna bianca più di settant’anni  fa ( CLICCA QUI ). Purtroppo nessuno dei quattro è vissuto abbastanza per vedersi riconoscere la propria innocenza.

La somma destinata a Strickland è stata raccolta grazie all’invio di numerose donazioni, alcune anche di piccola entità, provenienti da migliaia di statunitensi, ricchi e poveri, colpiti dalla storia di un uomo che ha passato oltre 40 anni prima di vedere riconosciuta la propria innocenza.

CV