Bestia di giorno, ma la notte no – di Giuseppe Careri

Bestia di giorno, ma la notte no – di Giuseppe Careri

“Sono in Romania per cure mediche, non sto bene. Sono stato male per il consumo della droga. Ora sono a casa mia, va un po’ meglio ma sono stato davvero male”.

E’ quanto racconta al Corriere e a Repubblica l’escort rumeno di 20 anni sulla notte brava trascorsa a Villa Belfiore, alle porte di Verona, insieme a un amico e all’ex responsabile della comunicazione social della Bestia della Lega Luca Morisi.

Una notte di sesso e droga consumata nella notte tra il 13 e il 14 agosto di quest’anno che ha costretto poi lo Spin Doctor Luca Morisi a dimettersi dalla guida della sua creatura digitale, la potente macchina di propaganda che ha consentito alla Lega di Salvini di conquistare in pochi anni dal 4 al 34% dei voti nelle Elezioni Europee del 2019 e addirittura oltre 4 milioni di follower.

Una notte lunga, con il giovane rumeno travolto dall’eccesso consumo di droga, cocaina e altro che lo ha reso quasi incosciente. Una notte drammatica per il Guru della Lega umiliato da tutti i suoi detrattori in tutti gli angoli dell’informazione e costretto alle dimissioni dalla Bestia. Una notte concepita per un festino, finita poi con l’essere indagato dalla procura di Verona per cessione di stupefacenti. Una vita di successi ottenuti con l’invenzione della Bestia che ha imperversato per tanto tempo nella politica italiana senza risparmiare mai nessuno dai suoi attacchi.

Nella sua prima dichiarazione Luca Morisi dice: “E’ un momento molto doloroso della mia vita, rivela fragilità esistenziali irrisolte a cui ho la necessità di dedicare tutto il tempo possibile nel prossimo futuro, contando sul sostegno e sull’affetto delle persone che mi sono più vicine”.

Le sue parole sono rivolte principalmente ai suoi familiari, in particolare al padre, ma anche al Segretario del partito della Lega Salvini che sorpreso dalla vicenda del suo amico e collaboratore ha subito dichiarato: “Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi.

La vicenda della notte brava con i due giovani rumeni ingaggiati da Morisi per 4 mila euro, riguarda anche l’uso della droga e di una bottiglietta contenente un liquido Ghb, “la droga dello stupro”, e  consumo di cocaina.

Dopo il festino, il giorno dopo il giovane rumeno ha chiamato i carabinieri e li ha guidati in casa di Luca Morisi dove hanno “scoperto” 0,31 grammi di cocaina considerata però per uso personale. Per quanto riguarda la “droga dello stupro” il legale di Morisi ha negato che il suo cliente l’avesse fornito ai due rumeni. Al momento l’ex spin doctor della Lega è indagato per uso personale di droga;  indagato è anche il giovane escort rumeno.

La vicenda di Luca Morisi ha scatenato, a pochi giorni dalle elezioni comunali, una serie di polemiche infuocate soprattutto per il ruolo della Bestia nel seminare polemiche a non finire con le altre parti politiche. Per molti anni, infatti, la macchina di propaganda della Bestia non ha risparmiato nessuno; ha attaccando tutti coloro che fanno uso e spaccio di droga invocandone subito il carcere. Si ricorderà la mostruosità di Salvini che suona al citofono di una famiglia dove un familiare è implicato con la droga. E poi la battaglia contro gli immigrati, la polemica per le mancate scuse per la morte di Stefano Cucchi; e poi gli attacchi al padre di Renzi e a Lapo Elkan e tanto altro ancora. Insomma, una macchina che ha funzionato per la Lega di Salvini, per il Capitano, come lo ha promosso Morisi, ma che ha creato un clima di odio politico difficile da dimenticare.

Oggi questo giovane laureato in Filosofia, “il maghetto” come era chiamato dai suoi compagni di Università per la sua genialità come programmatore, ha conosciuto la sconfitta politica ma anche personale. E’ difficile scindere i due ruoli. Sul piano umano è stato “confortato” soltanto dal suo amico e segretario Matteo Salvini. Sul piano politico è stato attaccato da tutti i partiti politici che in passato hanno subito gli strali e gli attacchi di questo genio del computer e della propaganda diffusa sul web. Per il momento i maggiorenti della Lega tacciono. Non parlano i Governatori in attesa di un chiarimento con le due anime della Lega. Salvini si limita a difendere Morisi sul piano personale, ma sa che all’interno del partito c’è necessità di arrivare ad un congresso per rimescolare le carte.

Al momento c’è solo il dramma personale di un giovane, un tempo potente, caduto dal piedistallo della propaganda e in ultimo del sesso e dalla droga. Luca Morisi Cerca una difesa ma soprattutto tenta di scusarsi almeno con quelli che gli stanno ancora vicini. Dice: “Non ho commesso alcun reato ma la vicenda personale che mi riguarda rappresenta una grave caduta come uomo: chiedo scusa per la mia debolezza e i miei errori a Matteo Salvini e a tutta la comunità della Lega».

Questa è la parte umana della vicenda. Adesso le conseguenze politiche sulla Lega si vedranno subito dopo le elezioni comunali, soprattutto per la guida del partito di Salvini. Lo vedremo presto.

Giuseppe Careri