Lettera aperta al ministro dopo la distribuzione di materiale pornografico nella Scuola

Lettera aperta al ministro dopo la distribuzione di materiale pornografico nella Scuola

Annamaria Pitzolu, coordinatrice per Roma di INSIEME, ha inviato la seguente lettera aperta all’on. Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Siamo francamente indignati e sconcertati da quanto è avvenuto nella scuola di via Coni Zugna di Fiumicino, dove sono stati donati a bambini di pochi anni libri di contenuto pornografico, nel quadro della iniziativa “Piccoli passi nel mondo” sponsorizzata dalla Fondazione Benetton.

A che indegno gioco stiamo pericolosamente giocando nelle nostre scuole?

Chi ha interesse a violentare la coscienza dei bambini, introducendo nel loro percorso formativo, in un’età cruciale e delicatissima del loro sviluppo, temi ed argomenti di ordine sessuale, presentati con una volgarità irridente ed aggressiva, tale da risultare repellente anche per persone formate ed adulte?

Tutto ciò è frutto solo della drammatica impreparazione o della negligenza di educatori sprovveduti oppure vi sono interessi ideologici o di un qualche mercato o di altra natura che diano conto di fatti che denunciano un pauroso degrado morale, proprio nella scuola che dovremmo considerare come il tempio laico della nostra civiltà?

Non sono sufficienti le giustificazioni addotte e non ci si dica che si è trattato di un deprecabile incidente.

Fatto ancora più grave, non è noto se la diffusione del testo sia avvenuta anche in altre scuole.

Ci auguriamo che si proceda ad un puntuale accertamento delle responsabilità nel caso specifico e che si introducano meccanismi di vigilanza sui soggetti, di qualunque natura, autorizzati a divulgare progetti e materiali nelle nostre scuole di ogni ordine e grado, impartendo precise disposizioni dirette ad impedire che episodi del genere abbiano a ripetersi.

Riteniamo, per parte nostra, che la qualità di un governo e di una classe dirigente si misuri anche su un versante come quello che ci siamo permessi di segnalare.