Pasqua in zona rossa – di Giuseppe Careri

Pasqua in zona rossa – di Giuseppe Careri

Il 3, 4 e 5 aprile tutta Italia in zona rossa. A Pasquetta vietati i picnic. Chiusi  negozi, bar e ristoranti. Consentite le visite ad amici e parenti una sola volta. L’ultimo lockdown si è reso necessario a causa del numero dei contagi in discesa ancora troppo lenta e soprattutto per evitare assembramenti che avrebbero peggiorato la situazione in particolare nelle terapie intensive.

L’ultimo decreto del Governo Draghi stabilisce che a partire dal 7 aprile inizierà una nuova fase per contenere contagi e decessi provocati dal Covid-19. Infatti nelle   ultime 24 ore ci sono stati 23.649 nuovi casi e 501 decessi. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 29 in meno del giorno precedente per un totale di 3.681 pazienti ricoverati. I casi di contagio da inizio epidemia sono oltre 3 milioni 600 mila;

Il braccio di ferro tra “aperturisti” della Lega e regole più severe del Ministero della Salute si è infine risolto con un accordo all’interno del Governo di valutare i dati epidemiologici a metà aprile per decidere se i contagi sono favorevoli per una parziale apertura, oppure si continua con la chiusura fino al termine del mese.

Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevede poi che dal giorno successivo la Pasquetta, medici, infermieri, farmacisti, saranno obbligati a vaccinarsi. Coloro che non accetteranno saranno spostati ad altro incarico perché non possono stare a contatto con i malati. Nei casi gravi è prevista anche la sospensione dello stipendio. Nello stesso decreto è stato istituito lo scudo penale per i medici, infermieri, operatori sociosanitari e di tutti coloro che praticano le vaccinazioni. Nella giornata di ieri sono stati inoculati oltre 280 mila vaccini in ogni angolo del paese. A partire da metà aprile le farmacie di tutta Italia saranno chiamate a vaccinare per raggiungere la famosa quota di 500 mila vaccinazioni al giorno.

Il portavoce del Comitato Tecnico Scientifico Silvio Brusaferro, in una intervista a Repubblica dice: “La circolazione del coronavirus decresce ancora poco. Dobbiamo accelerare le vaccinazioni per contrastare le varianti, e tanto più siamo attenti nel farlo tanto più aumenterà la riduzione dei casi”.

Secondo l’ultima rilevazione dell’Istituto Superiore di Sanità, la variante inglese rappresenta ormai l’87% dei nuovi casi, con la caratteristica di essere più contagiosa del 36%. La variante Brasiliana, al momento al 4%, circola soprattutto al centro Italia e al sud del nostro Paese.

Fino al 2 Maggio non sono previste zone gialle. Nel resto dell’Italia che rimarrà in zona rossa e arancione le luci dello spettacolo, cinema e teatro, saranno ancora spente in attesa di tempi migliori.

Nelle zone rosse riapriranno le scuole elementari e quelle della prima media, mentre le seconde, le terze medie e le superiori studieranno in Dad; in zona arancione sono aperte le scuole fino alla terza media e per le superiori è prevista l’apertura solo al 50%. Infine piscine e palestre ancora chiuse;

Prosegue la visita del Commissario Governativo Francesco Paolo Figliuolo in varie regioni d’Italia. Nei giorni scorsi è andato in Lombardia e in alcune città come Brescia, Brenno, Bergamo. A chi gli chiedeva un giudizio di come ha trovato la situazione lombarda ha risposto “Va tutto bene?..No, non va tutto bene. Il piano lombardo è coerente con quello nazionale, ma, come da altre, parti, dobbiamo migliorarlo”.

Dopo il fallimento di Aria, ormai sostituita da Poste, la Lombardia tenta il rilancio con la previsione, a regime, di vaccinare fino a 150 mila persone al giorno. Letizia Moratti, Assessore alla Sanità, ha inviato ben 450 mila sms ai cittadini per scusarsi con loro dei ritardi nelle vaccinazioni.

Purtroppo anche la situazione Mondiale ed Europea è drammatica. In Brasile nelle ultime 24 ore ci sono stati 2.300 morti per Covid; i contagi quasi 80 mila per un totale di 11 milioni di persone contagiate.

In Francia Macron ordina: “Tutto il paese in zona rossa”. Nella sola giornata di ieri ci sono stati oltre 50 mila contagi e 308 morti più del giorno precedente. Insomma è in piena terza ondata.

In Italia si sta facendo uno sforzo gigantesco per limitare i contagi e i decessi. C’è l’impegno di tutto il paese per uscire dalla pandemia.

E’ il momento di fare uno sforzo ulteriore per salvaguardare la salute dei cittadini, per uscire da questa morsa che ha messo a dura prova la resistenza di giovani e anziani, donne e uomini.  Ce la faremo!

Giuseppe Careri