EMA, AstraZeneca vaccino sicuro – di Giuseppe Careri

EMA, AstraZeneca vaccino sicuro – di Giuseppe Careri

L’Europa tira un sospiro di sollievo dopo la decisione del Comitato Europeo per la sicurezza del farmaco di autorizzare di nuovo la vaccinazione con AstraZeneca. Al termine della riunione straordinaria relativa alle indagini sul vaccino AstraZeneca per contrastare il Covid 19, la Direttrice dell’Agenzia Europea per i medicinali  Emer Cooke ha dichiarato: “Questo è un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati e ospedalizzazioni superano i possibili rischi”.

Il vaccino, come è scritto nella nota ufficiale emessa dall’Ema, non è associato all’aumento complessivo del rischio di trombosi; dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca i casi di trombosi “sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata”.

Dopo la comunicazione dell’Ema, il Presidente del Consiglio Draghi ha dato il via libera alla vaccinazione di massa di tutti i vaccini disponibili, compreso AstraZeneca. A tale scopo si pensa di arruolare testimonial dalle diverse categorie della Scienza ed anche di attori e atleti famosi per convincere i più scettici a vaccinarsi. Lo stesso Premier britannico,  Boris Johnson, ha annunciato che si vaccinerà al più presto con AstraZeneca. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Ministro della Salute Roberto Speranza hanno manifestato l’intenzione di vaccinarsi pubblicamente con AstraZeneca quando arriverà il loro turno.

Questi esempi serviranno a ridare fiducia e a rassicurare tutti i cittadini che hanno già avuto la prima dose e a tutti gli altri che seguiranno nei prossimi mesi.

La priorità del Governo Draghi, dopo il pronunciamento dell’Ema, è quello di realizzare da subito il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Da parte sua la presidente della commissione sicurezza dell’Ema, Sabine Strauss, ha dichiarato che “sono stati riportati 25 casi” di eventi tromboembolici rari su 20 milioni di vaccinati con AstraZeneca”.

Ora si tratta di recuperare le giornate perdute dopo aver sospeso momentaneamente la somministrazione di AstraZeneca.

A tale proposito sono previste vaccinazioni anche nei festivi e nelle farmacie. Presto in campo 270 mila infermieri pubblici; il governo sospenderà il vincolo di esclusività con il servizio pubblico.

Ormai è chiaro che l’unico modo per combattere la pandemia è quello di accelerare il più possibile la vaccinazione di massa fino ad arrivare a 500 dosi dal prossimo aprile, come auspica il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico Scientifico recentemente modificato a solo 12 scienziati rispetto ai 26 del Governo precedente. Traguardo indispensabile soprattutto per liberare le terapie intensive assediate da oltre un anno da continui ingressi.

Attualmente i ricoverati in terapia intensiva sono 3.333 dopo gli ultimi ingressi. L’occupazione delle terapie intensive più gravi si registrano nella provincia di Trento con il 60% di occupazione, poi Le Marche e l’Umbria entrambe con il 57% e la Lombardia con il 55%. I contagi nelle ultime 24 ore sono stati quasi 25 mila per un totale di 3 milioni 333 mila casi.  I decessi sono stati 423 per un totale di quasi 104 mila persone.

E’ trascorso oramai un anno esatto da quando un corteo di camion militari trasportò fuori Bergamo decine di bare in altre località perché in città non c’erano più posti disponibili dove tenerle. Per questo giorno doloroso è stato deciso di promuovere la ricorrenza del 18 Marzo con una cerimonia avvenuta nel bosco della Memoria dove ha partecipato anche il Presidente del Consiglio Draghi. “Cari bergamaschi, avete trascorso giorni tristissimi”, ha detto Draghi in una cerimonia commovente, “in cui non vi era neanche il tempo di piangere i vostri cari, di salutarli e accompagnarli per l’ultima volta. Sono tante le immagini di questa tragedia che ha colpito in Italia e nel mondo. Ma una su tutte è indelebile, la colonna di camion militari cariche di bare. Questo bosco non racchiude solo la memoria delle tante vittime cui va oggi il nostro pensiero commosso. Questo è un luogo, un simbolo del dolore di un’intera nazione”.

Il Presidente del Consiglio ha poi ricordato le tante vittime del coronavirus citando infermieri, medici, uomini e donne che hanno perso la loro vita per salvare tante persone colpite dal virus. Un omaggio commosso ai tanti che si prodigarono per aiutare il prossimo. Una cerimonia commovente dove il Presidente del Consiglio ha voluto rendere omaggio per affermare con forza che lo Stato c’è, e ci sarà.

Giuseppe Careri