Covid 19: coprifuoco nazionale dalle 22; aumentano contagi e morti – di Giuseppe Careri

Covid 19: coprifuoco nazionale dalle 22; aumentano contagi e morti – di Giuseppe Careri

L’Italia divisa in tre fasce di rischio in base all’indice Rt e a 21 parametri stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute. E’ quanto è trapelato dalla bozza circolata ieri sera. Le tre fasce sono state identificate con tre colori per distinguerle a seconda dell’indice di contagio e di diversi parametri, il più importante dei quali è la situazione nelle strutture sanitarie..

Nella fascia rossa, secondo la bozza circolata, ci dovrebbero rientrare quasi certamente Lombardia, Piemonte e Calabria; non è escluso anche l’ingresso di Valle d’Aosta e Alto Adige. In queste regioni è prevista la didattica in presenza fino alla prima media, per le altre classi didattica a distanza al 100%. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita nell’intera zona rossa, ma anche con quella arancione. Chiusura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici; aperti infine farmacie e alimentari. Chiusi i centri commerciali il sabato e la domenica.

La fascia arancione, salvo modifiche all’ultimo momento, comprenderà Liguria, Puglia e Campania. Divieti di spostamenti in entrata e in uscita. Scuole in presenza fino alla terza media. Chiusi H 24 bar e ristoranti; consentito il cibo di asporto.

Nella fascia verde tutti a casa a partire dalle ore 22 fino alle 5 di mattina valida per tutte le regioni. Anche in questa fascia didattica a distanza al 100% per le superiori. La capienza nei trasporti è ridotta dall’80% al 50%. Dopo la chiusura di Cinema e teatri saranno sbarrati gli ingressi anche dei musei. Nel week end chiusi i centro commerciali. Le nuove misure entreranno in funzione per tutti a partire da giovedì 5 novembre fino al 3 dicembre.

Per gli spostamenti oltre le 22 saranno necessarie le autocertificazioni per chi ha necessità di uscire per lavoro, salute o motivo grave.

Il nuovo Dpcm ha visto una trattativa serrata tra il governo centrale, le regioni e i comuni. Si è avuta la sensazione di uno “scarica barile”, di lasciare le decisioni più scottanti agli altri, ai vari interlocutori perché preoccupati per le reazioni della piazza ma anche per la perdita di eventuali voti.

Rimane il fatto che la situazione della pandemia è ormai esplosa in tutta Italia e le misure intraprese sono il risultato indisopensabile per fronteggiare una situazione ormai  sempre più dilagante. Infatti nelle ultime 24 ore  i decessi sono stati ben 353, mai così tanti a partire da maggio scorso, per un totale di quasi 42 mila morti, mentre i nuovi positivi sono stati 22.250. I ricoveri in terapia intensiva sono aumentati di 93 unità. Il rapporto tra tamponi e positivi si è attestato al 15,5, un punto in meno rispetto alla giornata di ieri

E sono proprio le difficoltà riscontrate nelle terapie intensive e nei ricoveri di pronto soccorso a preoccupare i medici. In una dichiarazione diffusa da Facebook, il Presidente dell’ordine dei medici  Filippo Anelli ha dichiarato: “Il problema oggi riguarda la tenuta del sistema sanitario, perché l’occupazione progressiva dei posti da parte di malati Covid riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così la situazione potrebbe sfuggirci di mano”.

Per fronteggiare le nuove chiusure il Governo stanzia 1,5 miliardi da erogare a partite Iva e artigiani attraverso un decreto bis. Tale somma dovrebbe coprire categorie finora escluse dal precedente decreto.

E’ una situazione difficile, nonché dolorosa per quanti hanno perso un familiare o per coloro che hanno perso un posto di lavoro o sono in cassa integrazione. La necessità di trovare la soluzione ideale per i cittadini spinge a volte i politici, ma non solo, a dichiarazioni azzardate. Come è successo al Governatore della Liguria che in una dichiarazione alquanto discutibile ha ipotizzato l’idea di lasciare gli ultra settantenni in pensione a casa  perché “non indispensabili allo sforzo produttivo del paese”. Dichiarazione che ha scatenato i social e anche di alcuni politici e geriatri. In una dichiarazione al quotidiano la Stampa il Geriatra Raffaele Antonelli Incalzi ha dichiarato: “Con un isolamento generazionale avremmo effetti positivi sulla mortalità del Covid, ma potrebbe aumentare quella legata ad altre patologie.

Lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto con un omaggio agli anziani dicendo: “Favoriremo le fasce più fragili e vulnerabili come gli anziani, i nostri cari, che hanno ricostruito il paese, sono i nostri nonni, i nostri genitori, che hanno consentito di vivere il miracolo economico.

Sui social qualcuno ha scritto: Renzo Piano all’età di 83 anni ha costruito il ponte di Genova gratis”. Forse è la risposta più bella di un giovane leone di un’altra epoca.

Giuseppe Careri