Saldi, Saldi, Saldi! – di Giuseppe Careri

Saldi, Saldi, Saldi! – di Giuseppe Careri

Saldi dal primo agosto in tutte le regioni italiane. Dopo l’anticipo di Sicilia e Calabria, hanno deciso di anticipare la stagione degli sconti il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte e la Lombardia. E’ così completato il quadro per la ripartenza di tante piccole imprese di riuscire finalmente a recuperare parte dei mancati ricavi di quest’anno a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero.

Saracinesche abbassate, strade deserte, aeroporti chiusi, stranieri rimasti nei loro paesi, sono la causa della crisi economica che ha investito gran parte del nostro paese, Confcommercio ha stimato una perdita del 40% nelle vendite rispetto all’anno scorso. Da parte dei negozianti c’è la speranza di un recupero dei ricavi dopo il periodo nero degli ultimi mesi. E’ in quest’ottica che si apre la stagione dei saldi, di sconti del 30; 40, e 50% per attirare i clienti come avvenuto in passato. Certo, la paura del contagio, la mascherina da indossare, la prova dei vestiti è ben diversa dagli anni scorsi. Del resto la situazione generale dei contagi non si può di certo considerarla superata. Infatti da una settimana i contagi hanno ricominciato a colpire oltre le 250 unità ogni giorno, con l’indice di contagio superiore al 1 in sei regioni italiane. Ci sono meno morti; nell’ultimo giorno i decessi sono stati 5 e nessuno in Lombardia. Ma la situazione generale non si può di certo dire tranquilla, anche se qualche guru della medicina ritiene che il pericolo del coronavirus è ormai inesistente creando, così, confusione tra i cittadini. Occorre pertanto ricordare che in Italia ci sono stati 246 mila persone contagiate dal coronavirus, con oltre 35 mila persone decedute.

Basta, poi, osservare quello che accade all’estero, in Francia, Catalogna, Stati Uniti, Messico e, ultima, la Romania, dove soltanto nell’ultimo giorno ci sono stati ben 1.200 contagi per capire quanto siamo ancora immersi nella pandemia che non accenna purtroppo a diminuire.

Andrea Crisanti, Professore Ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, in una intervista rilasciata al Messaggero dice: “bisogna concentrarsi sui luoghi della movida estiva e tracciare tutti coloro che arrivano dall’estero.

Le istituzioni, il Comitato Tecnico Scientifico, il Ministro della Salute Roberto Speranza. invitano continuamente tutti i cittadini alla prudenza, a rispettare le regole e a non sottovalutare il virus. I vigili urbani, la polizia locale e le altre forze dell’ordine tentano di arginare, per quanto possono, gli assembramenti e a multare gli esercizi che non adottano le misure di contenimento, o non indossano le mascherine all’interno del locale. E poi i focolai, imprevedibili, con persone contagiate che trasmettono a loro volta il virus ai familiari e ad altre persone.

Con la pandemia sono saltati migliaia di posti di lavoro, molti sono in cassa integrazione, e tante persone non hanno ancora ricevuto il sussidio dallo stato. Pertanto le risorse economiche di tante famiglie si sono ristrette.

E’ questa la situazione in cui si apre la stagione dei saldi che richiamano ogni anno migliaia di persone nei negozi e negli outlet per acquistare un vestito, una maglia, un paio di scarpe a buon mercato.

La voglia di riprendere una vita normale, fatta anche di piccole cose, anima la fantasia di tanta gente pronta a rimettersi in gioco, anche nelle piccole cose quotidiane, come l’acquisto di un capo di abbigliamento.

In tutto questo c’è la fantasia del popolo italiano, di tutti coloro che anche in passato hanno dovuto superare situazioni drammatiche come un terremoto, o un’epidemia come l’asiatica scoppiata nel 1957/58 che ha colpito il 20% della popolazione mondiale che molti non ricordano ormai più.

L’apertura della stagione dei saldi arriva con il proposito di riprendere una vita normale, quasi un incoraggiamento reciproco tra chi vende e chi acquista, tra venditore e cliente. Un modo per superare una crisi sanitaria che ha sconvolto l’Italia e il resto del mondo.

Chissà, forse acquistando un capo d’abbigliamento, magari sognato da tanto tempo, potrebbe ridare un po’ di fiducia e la forza di superare un momento per tutti noi così difficile. Sarà forse un’illusione, ma a volte anche le illusioni servono per vivere meglio.

Giuseppe Careri