Covid-19  ancora in agguato – di Giuseppe Careri

Covid-19  ancora in agguato – di Giuseppe Careri

Da oggi, lunedì 15 giugno, via libera alla riapertura di cinema, teatri, discoteche. Dalla stessa data sarà possibile partecipare di nuovo a convegni e a scommettere e giocare a Bingo all’interno delle sale giochi. Sono ulteriormente raccomandate le misure del distanziamento di un metro o anche di due nel caso delle piste da ballo. La decisione riguarda in pratica l’ultima fase della riapertura delle attività rimaste  ferme da mesi a causa dell’emergenza coronavirus.

L’ennesima apertura delle attività lavorative e di divertimento, oltre che di studio, tiene conto dell’andamento generale del calo dei contagi e dei decessi in gran parte delle regioni italiane; anche se, a ben guardare, si ha l’impressione di un atteggiamento generale a volte poco responsabile, in particolare nelle zone della movida. E’ dell’ultimo week end l’assembramento di giovani e non in varie località. A piazza Sannazzaro e gli chalet di Mergellina centinaia di automobili hanno causato un  gigantesco ingorgo che ha intasato tutta la zona.

Non solo, nella serata di sabato si sono verificati assembramenti in varie zone della movida. A Ponte Milvio, nella zona nord di Roma, centinaia di ragazzi e ragazze pigiate al centro della piazza principale. E poi Trastevere, nella zona centrale delle arene in attesa della nuova programmazione dei film che allieteranno i cittadini romani. Infine Milano, ai navigli e tante altre città, come era del resto prevedibile accadesse soprattutto nel fine settimana.

Questi assembramenti, per certi aspetti irresponsabili, sta preoccupando anche i Sindaci di varie città italiane. Infatti molti di loro hanno chiesto un incontro urgente al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per far rispettare le regole del distanziamento e delle mascherine nei luoghi chiusi.

Tutto questo avviene mentre a Roma, dopo mesi di lockdown,  tre focolai, sia pure di limitate proporzioni, hanno colpito l’Istituto San Raffaele Pisana, un palazzo della Garbatella alla periferia di Roma e il Centro di Produzione della Rai di Saxa Rubra.

Nell’Istituto di ricovero e cura del San Raffaele i contagi hanno raggiunto i 109 casi, mentre finora ci sono stati 5 decessi. Tutti i degenti sono stati trasferiti per la sanificazione degli ambienti.

Nel palazzo della Garbatella, alla periferia ovest della Capitale, i contagi sono stati 18. Una cinquantina di occupanti lo stabile sono stati trasferiti, ed altri 49, tutti negativi, sono rimasti all’interno della palazzina.

La pandemia del coronavirus arriva anche nel Centro di Produzione della Rai di Saxa Rubra. Sono ormai 5 i positivi all’infezione del virus. 8 tecnici sono stati messi in quarantena. Finora sono stati effettuati 110 tamponi allestiti dalla Asl 1 a Santa Maria della Pietà . I risultati saranno comunicati nei prossimi giorni.

I positivi in Rai allarmano i dipendenti e naturalmente preoccupano i sindacati. In questi giorni la rappresentanza sindacale, compresa quella dei giornalisti dell’Usigrai, si è incontrata con la Dirigenza e il Direttore del Personale dell’Azienda. Secondo l’incontro i responsabili Rai hanno assicurato la massima attenzione al problema dei contagi e alla sanificazione dei settori dove è arrivato il virus. Inoltre l’Azienda ha coinvolto l’Asl per avviare i tamponi, l’unica ad averne la possibilità ad eseguirli ai dipendenti Rai. Finora ne sono stati effettuati 110. Inoltre, comunica la Task Force aziendale, da mercoledì prossimo partirà uno screening attraverso test sierologici per coprire tutta la filiera produttiva. Infine, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’Azienda che i preposti alla sicurezza siano in grado di far rispettare le regole in ogni luogo di lavoro, di prevedere squadre bloccate sulle produzioni evitando rotazioni su studi ed altri cespiti. Per il momento Azienda e Sindacati sono consapevoli di fermare l’espandersi del coronavirus tra i dipendenti.

Da quanto si apprende dai giornali e soprattutto dai telegiornali sembra che i bollettini diramati dalla Protezione Civile siano sempre più positivi, dando l’impressione all’opinione pubblica di un pericolo cessato.

Non è così! Anche se i dati di alcune regioni sono buoni, con zero contagi e zero decessi, i positivi giornalieri sono sempre tanti, 338 nelle ultime 24 ore, ¾ dei quali in Lombardia. 44 i decessi. Ne può sfuggire al comitato scientifico e al governo la nuova ondata di positivi a Pechino, e le migliaia di contagi e di morti in Brasile, Stati Uniti, India, Spagna e Gran Bretagna. Ecco, forse per i politici e gli economisti del Governo è giunto il momento di distaccarsi dalle cerimonie degli Stati Generali di Villa Pamphili e fare di nuovo un appello accorato ai cittadini a non abbassare la guardia. E’ un dovere di tutti i cittadini, oltre che un obbligo morale di chi ci governa.

Giuseppe Careri