Spagna: vince il fronte pro Europa. Superato il bipolarsimo, ma c’è l’incertezza governo

Spagna: vince il fronte pro Europa. Superato il bipolarsimo, ma c’è l’incertezza governo

In Spagna, dopo lo spoglio del 99 % delle sezioni per la Camera, il Partito socialista, Psoe, è in testa con il 28,7 % e 123 seggi. Segue il Partito popolare che cala al suo minimo storico del 16.7% e 66 seggi , Ciudadanos  cresce al 15.8% e 57 seggi , mentre è in calo Podemos  con il 14,3% e 42 seggi (14,3%). La destra estrema  di Vox entra per la prima volta in Parlamento, ma non va molto oltre il 10% e conquista 24 seggi. Poi vi è tutta la pletora dei partiti nazionalisti e delle liste minori, a conferma che anche in Spagna è superata la fase del bipolarismo.

“Ha vinto il futuro e ha perso il passato”, ha detto il leader socialista Sánchez  dopo l’annuncio dei risultatila  sottolineando che la Spagna ha una democrazia solida. Sanchez, primo ministro uscente, ha quindi aggiunto che il nuovo esecutivo avrà tre obiettivi: impegno per la giustizia sociale; puntare alla convivenza evitando gli scontri regionali; lotta alla corruzione.

Il leader socialista ha sostenuto che il nuovo governo si impegnerà per rafforzare l’Europa. I Popolari sono gli sconfitti di questo turno elettorale e il loro segretario, Pablo Casado, ha assicurato di voler condurre in maniera responsabile la propria opposizione parlamentare.

Resta, però, uno scenario molto incerto per la nascita del prossimo governo di Madrid. Al momento, nessuna coalizione, tra quelle sulla carta possibili, raggiungerebbe i 176 seggi necessari. Appare inevitabile l’apertura alle forze regionaliste.