La politica oggi, tra propaganda, ricerca del consenso e la vendetta contro i nemici

La politica oggi, tra propaganda, ricerca del consenso e la vendetta contro i nemici

La politica costringe ad interrogarci. Per consentire il varo del Reddito di cittadinanza da inserire nella prossima legge di bilancio, occorre una copertura economica di alcuni miliardi che suscita ogni giorno polemiche tra il Governo giallo-verde e il Ministero dell’Economia, Giovanni Tria.

Il problema principale  è soprattutto quello di trovare i fondi necessari senza superare il deficit proposto dal Ministro Tria all’1,6 per cento, invece del 2,2 proposto dai 5 stelle e dalla Lega.

Nella contesa tra Di Maio, Salvini e Tria, s’inseriscono ora, come parte in causa,  anche i tecnici del Ministero dell’Economia e della Finanza, il cosiddetto Mef. Essi sono stati accusati dal portavoce del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di ostruzionismo e di non collaborare nel trovare la copertura finanziaria nelle pieghe del Bilancio.

Nel corso di una conversazione registrata, rivolta probabilmente a un giornalista attraverso Whatsapp, il portavoce del Governo, Rocco Casalino, ha infatti dichiarato: “Comunque, se domani vuoi uscire con una cosa che può essere simpatica, la metti come che nel movimento 5 stelle è pronta una mega vendetta, cioè c’è chi giura (lo metti come una fonte parlamentare però eh!) che se poi non dovessero uscire all’ultimo i soldi per il reddito di cittadinanza, tutto il 2019 sarà dedicato a far fuori una marea di gente del MEF. Non ce ne fregherà veramente niente, ci sarà una cosa ai coltelli proprio. (…) Noi crediamo che tutto andrà liscio, ma se per caso alla fine dovesse venir fuori che i soldi non li abbiamo trovati, dopodiché nel 2019 ci dedicheremo soltanto, ci concentreremo a far fuori tutti questi pezzi di merda”.

Naturalmente la dichiarazione del portavoce governativo ha suscitato subito la reazione dell’opposizione che ne chiede le dimissioni, ed anche la critica da parte del Vice Presidente del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, della Lega. Infatti, in una dichiarazione uscita subito dopo Casalino, Giorgetti ha detto: “Rocco Casalino non ha il potere di cacciare nessuno!

Quello che sorprende maggiormente in questa dichiarazione di Casalino, a dir poco sprezzante del lavoro altrui, è anche la sudditanza di alcuni giornalisti “costretti”, a volte, a scrivere sotto dettatura le parole del potente di turno.

Questo atteggiamento spesso “arrogante” di chi occupa posti di potere è consentito forse dal clima di “lotta continua” tra le istituzioni, il governo, le opposizioni e la società civile.

Un clima pesante, del resto, presente in tutti i settori della società italiana. Si parte dai problemi economici, a quelli della sicurezza, al blocco dei migranti a bordo delle navi, al razzismo e alla competizione e lotta dei politici di occupare più potere possibile anche all’interno dello stesso partito.

Dopo il si del Consiglio di Amministrazione della Rai a Marcello Foa Presidente, è iniziata la corsa tra i due partiti di governo, ma anche del Presidente del Consiglio Conte, per nominare i vertici della radio, dei telegiornali, e delle reti televisive. Si fanno naturalmente tanti nomi, troppi forse, da “spartirsi” con il famoso bilancino adottato per i politici dal manuale Cencelli, tanto celebre nel corso della cosiddetta Prima repubblica. Mettere fuori i partiti dalla Rai, dunque? Forse al prossimo giro, o mai.

Tutto ciò avviene mentre i cittadini “boccheggiano” per la mancanza di soldi per arrivare a fine mese, per la disoccupazione e per i servizi offerti al pubblico sempre più obsoleti e inefficienti. Ogni cittadino, infatti, è costretto a fare delle autentiche battaglie solo per richiedere un certificato, una carta d’identità per un disabile, in attesa per oltre due ore ad aspettare l’impiegata intenta a parlare con una collega per problemi privati e poi per la pausa caffè, mentre la disabile di 75 anni è li, sofferente, ad aspettare rassegnata. Senza considerare, infine, il computer non funzionante con richiesta di un tecnico che solo dopo oltre mezz’ora riesce a risolvere il problema.

Ecco, accade tutto questo nella vita quotidiana dei cittadini mentre si parla di vendette, di caccia ai migranti, vaccini si, vaccini no, no tav, si tav, negozi chiusi, negozi aperti.

Forse, dovremmo tutti ridimensionarci e pensare maggiormente ai problemi reali da risolvere dei cittadini che sono, purtroppo, tanti. E rimandare magari la vendetta di un portavoce fortunato, un ex partecipante del Grande Fratello, che pretende di “cacciare” dei tecnici del MEF che non si piegano alla volontà del Capo di turno di trovare a tutti i costi i soldi per il reddito di cittadinanza. Dopo Boeri in procinto di essere “licenziato”, tocca ora al Ragioniere Generale dello Stato, il custode dei conti. Speriamo sia l’ultimo e se ne facciano una ragione!

Giuseppe Careri