Trump ai ferri corti con la Nato. Tutti devono pagare di più

Trump ai ferri corti con la Nato. Tutti devono pagare di più

Trump all’attacco della Nato? L’Alleanza del nord Atlantico ancora una volta sotto pressione per la questione dei contributi finanziari da parte dei suoi partner. Il Presidente degli Stati Uniti esige che tutti i paesi dell’Alleanza portino al 4 % del Pil la propria partecipazione finanziaria. Una richiesta cui molti fanno orecchi da mercante.

Il vertice della Nato, come nessun altro in precedenza, ha portato ad una discussione molto accesa che, inizialmente, ha confermato la forte polemica tra gli Usa e soprattutto la Germania. Poi il dissidio è rientrato, ma non è stato superato, al punto di far nascere molti interrogativi,  persino sulla stessa sopravvivenza della Nato.

La Nato, creata in funzione difensiva contro l’Unione Sovietica, ha poi trasformato la propria azione puntando alla difesa della stabilità in Europa ed intervenendo  anche in altre aree del mondo, fino a svolgere un’attività anti terroristica molto al di fuori del Vecchio continente e l’area del Mediterraneo.

La Nato, infatti, è stata sempre più di una semplice organizzazione militare, divenendo una delle istituzioni “ centrali” del mondo occidentale.

Nel corso dei decenni il problema delle spese e la suddivisione dei costi dell’Alleanza è venuto crescendo e non sono mai mancate, per questo, le tensioni tra gli Stati Uniti ed i suoi alleati della NATO.

Con l’arrivo di Trump, però, le tensioni sono cresciute e gli Stati Uniti hanno iniziato a porre con sempre maggior decisione la questione.

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha risposto a Trump che intanto si dovrebbe operare per giungere all’obiettivo di far contribuire tutti i membri con il 2% del Pil entro il 2024.

Trump ha preso di mira in particolare la Germania della signora Merkel cui ha contestato l’eccessiva dipendenza dal gas della Russia, cosa che Berlino ha sdegnosamente contraddetto.