Industria ittica: le trasformazioni della lavorazione

Industria ittica: le trasformazioni della lavorazione

Oggi,  non esiste ambito industriale nel quale non sia necessario provvedere ad una completa automazione delle procedure; ne va non solo della competitività, ma proprio delle chance di sopravvivenza sul mercato dell’azienda. Un esempio classico di questa necessità è l’installazione dei nastri trasportatori, che si rivelano cruciali in industrie diversissime tra loro per velocizzare la produzione.

Allo stesso tempo, però, non tutte le applicazioni industriali sono uguali, e non tutte possono essere gestite con gli stessi strumenti; alcune presentano difficoltà caratteristiche e intrinseche, delle quali è necessario tenere conto  per ottenere i migliori risultati.

 

Nell’ambito dei nastri trasportatori industriali, un esempio di tale situazione si ha con l’industria ittica, che presenta sfide del tutto particolari: ce le siamo fatte spiegare dagli esperti di Larioreti           ( CLICCA QUA ), un’azienda di Lecco fra le più importanti nel settore della produzione di nastri trasportatori.

Quali sono le criticità tipiche del settore dell’industria ittica, per quanto riguarda i nastri trasportatori?

Nel campo dell’industria ittica, la problematica fondamentale è di tipo ambientale. Nello specifico, la difficoltà nasce per via della presenza sul luogo di lavorazione di grandi quantità di acqua salata, che combinando appunto salinità e umidità rappresenta un gravissimo pericolo per l’integrità dei macchinari utilizzati. Ovviamente a questa regola non fanno eccezione i nastri trasportatori, che anzi – avendo moltissime parti mobili che sono necessariamente esposte – sono fra gli elementi più vulnerabili ai danni di corrosione causati da un ambiente di questo tipo.

Esistono delle soluzioni pratiche a questo problema?

Naturalmente sì. Il modo più efficace e sicuro di combattere il rischio della corrosione dovuta all’acqua marina è sicuramente l’impiego di nastri trasportatori completamente costruiti in acciaio inossidabile ad alta resistenza, sia nei meccanismi che nella maglia metallica che compone la superficie mobile stessa. Con un’accurata manutenzione, questo è sicuramente il materiale in grado di combattere meglio il rischio di corrosione. Oltre a questo, l’acciaio inox è anche il materiale di più facile pulizia, ed è quindi particolarmente adatto a tutte le applicazioni nelle industrie del comparto alimentare – come appunto quella ittica.
Esistono altre accortezze di cui tenere conto?

Probabilmente, la più importante è relativa alla larghezza delle maglie. In tutti i casi nei quali il pescato non sia di taglia troppo piccola per permetterlo, è infatti consigliabile utilizzare, per la superficie del nastro, una rete metallica a maglie larghe; questa infatti permetterà all’acqua salata di scolare liberamente, alleggerendo il carico e quindi ottimizzando tempi e consumi.