Siria: nuova strage da armi chimiche. Gli Usa avrebbero bombardato deposito Isis

Siria: nuova strage da armi chimiche. Gli Usa avrebbero bombardato deposito Isis

Altra strage a causa di armi chimiche in Siria. Secondo quanto riferisce l’agenzia stampa del governo di Damasco, Sana, il Comando Generale delle Forze Armate dell’Esercito siriano ha reso noto che a seguito di un bombardamento di velivoli della coalizione guidata dagli Stati Uniti, sarebbe stato colpito un deposito di armi chimiche dell’ Isis, o Daesh, nel villaggio di Hatla che si trova nei pressi di Deir Ezzor, ai confine con l’Iraq.

Sempre second la stessa fonte, una gran quantità di materiali tossici si è diffusa nell’aria provocando la morte di centinaia di persone, tra cui molti civili.

La notizia che non è stata ancora confermata dalle forze armate degli Stati Uniti segue di pochi giorni la drammatica situazione provocata da un fatto simile per il quale è stata addossata la responsabilità alla Siria nella regione di Idlib e che ha portato al bombardamento di una base dell’aviazione della Siria da parte degli Stati Uniti.

Ancora ieri all’Onu, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha eaminato l’ultima risoluzione proposta da Stati Uniti, Regno Unito e Francia per condannare l’uso di armi chimiche da parte del governo siriano che, però, ha negate ogni responsabilità sostenendo che i gas si sono sprigionati dopo il bombardamento di una postazione dei ribelli contrari al regime di Bashar al Assad.

Quei fatti hanno portato ad aggravare I rapport tra Stati Uniti e Russia che danno diverse interpretazioni dell’accaduto.