Le macchine edili superano la crisi

Le macchine edili superano la crisi

Le macchine edili escono dalla crisi. Nella difficile congiuntura economica italiana c’è, infatti,  un settore che si sta risollevando in modo positivo dalla crisi: le macchine movimento terra e lavori stradali infatti proseguono nel trend positivo iniziato nel 2014, aumentando sia i dati di vendite e noleggio che in generale il fatturato del comparto, dove la tecnologia digitale è una nuova alleata.

Dodici trimestri consecutivi col segno più: ovvero, tre anni consecutivi con fatturati in crescita, seppure non sempre vertiginosa. Quanto basta, comunque, per guardare con ottimismo a un comparto che in complesso conta circa 200 grandi imprese costruttrici e che, considerando l’indotto, interessa più di 35 mila addetti in totale.

Il mercato delle macchine. Parliamo delle macchine per costruzioni in Italia, che ha archiviato il 2016 con un fatturato superiore ai 2,7 miliardi euro, cui si accompagna anche la crescita dei volumi delle vendite, nonostante gli investimenti in costruzione nel nostro Paese siamo ancora piuttosto bloccati. Traspare comunque ottimo dopo le previsioni dell’Ance: secondo l’associazione degli imprenditori edili, infatti, il comparto dovrebbe riprendersi in questo 2017 grazie a fattori fiscali e a investimenti infrastrutturali, consolidando la crescita e portando al + 1,7% la spesa in termini nominali (+ 0,8% in termini reali).

Un anno perfetto per l’Italia. Guardando nel dettaglio i numeri, si scopre che il periodo dell’anno più positivo è stato il quarto e ultime trimestre, quando i volumi di vendite e noleggio hanno toccato incrementi superiori del 27,5% rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2015, completando come accennato un “anno perfetto”, iniziato con il + 24,3% del primo trimestre e proseguito con il + 17,5% del secondo trimestre e il + 15,0% del terzo.

Salgono vendite e noleggio. Le rilevazioni di Ascomac Cantiermacchine fanno riferimento non solo alle vendite del settore, ma anche alle nuove modalità di noleggio, un ambito in cui anche il web sta offrendo un contributo importante: negli ultimi tempi, in Italia, sono in diffusione le piattaforme come la società Giffi Noleggi srl, uno dei pionieri tricolore, che offrono questi servizi a tutto vantaggio degli utenti, che possono contare su mezzi efficienti e performanti senza esporsi in un investimento oneroso e complesso come l’acquisto.

Sguardo alle categorie. Dal punto di vista delle singole categorie di veicoli, le performance più positive arrivano dal comparto delle macchine medio grandi destinate al movimento terra, che sono cresciute del 21%; ancora superiore l’incremento delle macchine compatte (il segmento più rappresentativo in termini di unità), che registrano un + 28%, mentre rulli e vibro finitrici salgono addirittura di un incredibile più 44% sul 2015. Meno positivi i riscontri del mercato di terne e sollevatori telescopici, che comunque insieme rappresentano una percentuale minima del mercato (all’incirca il 2%, secondo Unacea), mentre i dumpers articolati crollano con un – 31%.

Qualche segnale critico. Un segno meno, seppure davvero minimo, va segnalato anche sul versante delle esportazioni di macchine e tecnologie per costruzioni made in Italy, che nel corso del 2016 hanno fatto registrare un controvalore di 2 miliardi e 281 milioni di euro, vale a dire una somma lievemente inferiore (-0,2%) rispetto al 2015. In controtendenza invece i dati sull’import italiano di macchine per costruzioni, che ha superato i 750 milioni di euro e migliora del 27% i valori dell’anno precedente.

Gianluca Bottiglieri