Il Pd si arrende alla CGIL: via i voucher

Il Pd si arrende alla CGIL: via i voucher

E’ inutile girarci tanto attorno: i voucher saltano definitivamente perché ha vinto la CGIL e, soprattutto, la paura che il referendum sul lavoro, già fissato per il prossimo 28 maggio CLICCA QUA avrebbe portato ad un altro grave rovescio per l’esecutivo e, soprattutto, per il cosiddetto       ” renzismo” che anche di queste modifiche dei meccanismi che regolano il mondo del lavoro ha fatto un proprio elemento caratteristico.

La CGIL ha dovuto masticare amaro molte cose sui temi del lavoro e proprio da governi che definendosi di centro sinistra, si sarebbe dovuto pensare di avere norme più favorevoli ai lavoratori. Subito l’abrogazione dell’art.18, i voucher sono diventati il grande luogo di scontro e di occasione, però, per sconfiggere Matteo Renzi, e ovviamente le sue politiche, facendogli salire contro, dopo il disastro del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre, un’altra valanga di no.

Anche tutti quelli del Pd, e lo stesso Ministro del Lavoro, Poletti, che hanno esaltato a lungo la legge da loro voluta tenacemente, dopo il disastro del recente referendum avevano cominciato a proporre l’eliminazione completa dei voucher ed evitare così di fare un’altra figuraccia.