Pellegrini portabandiera alle Olimpiadi. Dopo 4 anni, il grande ripensamento

Pellegrini portabandiera alle Olimpiadi. Dopo 4 anni, il grande ripensamento

Le solite frasi roboanti e piene di retorica circolano in queste ore dopo l’annuncio che Federica Pellegrini sarà la portabandiera dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. E’ la stessa atleta che quattro anni fa, in un modo anche ruvido, che a molti apparve persino sgarbato, rifiutò di fare la stessa cosa a Londra perché non poteva restare sette ore in piedi.

Quattro anni fa il giorno dopo avrebbe avuto subito la gara dei 400 metri e si sottrasse ad un compito che oggi, dice la stessa Pellegrini, la emoziona allo spasimo: “Onestamente il mio nome è comparso tante volte sui giornali, ma forse per scaramanzia o paura che potesse non accadere non ci ho mai creduto. Finalmente è ufficiale: è un’emozione molto forte, sono molto contenta”.

Allora la grande Valentina Vezzali, che ha appena conquistato l’ultima sua medaglia con l’argento ai mondiali di fioretto a squadra, fece superare una situazione che era diventata imbarazzante per tutti quanti, a partire per i vertici del Coni che avevano designato invece improvvidamente la nuotatrice.

Probabilmente in questi quattro trascorsi molta acqua è passata sotto i ponti e il suo mito si è anche un po’ appannato e, poi, questa volta non ci sono più i 400 il giorno dopo. Sbagliò allora il Comitato Olimpico che avrebbe potuto sentirla per bene prima di farci trovare ad una rinuncia che suonò antipatica? Poteva lei rinunciare in maniera più garbata? Potevano gli sponsor di allora insistere di più come avranno sicuramente fatti quelli di oggi, a fine carriera? Chissà.

Fa piacere che per tutti, e in tutti i campi, si possa sempre dire che non è mai troppo tardi e che un atleta puo’ fare un sacrificio di questo genere se davvero la cosa comporta “un’emozione molto forte”.