Tegola Riina sulla Rai per colpa di Porta a Porta. Tanti no all’intervista del figlio del boss

Tegola Riina sulla Rai per colpa di Porta a Porta. Tanti no all’intervista del figlio del boss

E’ una vera e propria, pesante tegola, a cadere sulla Rai per colpa dell’intervista che Porta a Porta ha realizzato con il figlio di Totò Riina, Salvo Riina, per pubblicizzare il suo libro. Si tratta di una vera e propria bufera scatenata non appena è stato annunciato la puntata che dovrebbe essere dedicata al figlio di uno dei più sanguinari personaggi della storia di Cosa Nostra, Totò Riina.

La presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi, è intervenuta per chiedere lo stop della trasmissione. In precedenza la stessa richiesta era venuta da Federico Fauttilli,  rappresentante nella Commissione di vigilanza Rai per il gruppo Democrazia Solidale- Centro democratico: “Ci appelliamo al senso di responsabilità dei vertici Rai affinché la registrazione dell’intervista di Bruno Vespa al figlio di Totò Riina non venga trasmessa. ‘Porta a porta’ non ha bisogno di superare il limite della decenza e del rispetto verso le famiglie delle vittime della mafia per consolidare la propria popolarità. In ogni caso, l’autonomia di gestione di chi conduce questo programma non può asfaltare i principi etici del servizio pubblico radio-televisivo pur di vincere la guerra dell’audience”.

Anche la sorella del giudice Falcone, Maria, è stata durissima: “Apprendo costernata della decisione di far partecipare per la presentazione del proprio libro,alla puntata di ‘Porta a porta’ di domani il figlio di Totò Riina, carnefice di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, e centinaia di altri servitori dello Stato, e anch’egli condannato per associazione mafiosa. Considero incredibile la notizia: da 24 anni – aggiunge Maria Falcone – mi impegno per portare ai ragazzi di tutta Italia i valori di legalità e giustizia per i quali mio fratello ha affrontato l’estremo sacrificio ed è indegna questa presenza in una emittente che dovrebbe fare servizio pubblico”.

Molto polemico verso Porta a Porta anche Michele Anzaldi, parlamentare del Pd della Commissione della vigilanza Rai, siciliano e schierato a sostegno di Matteo Renzi.

Anzaldi ha chiesto che i vertici Rai spieghino in Commissione la decisione di pubblicizzare il libro del figlio del boss. Cosa, ricorda il parlamentare, che giunge dopo la contestata pubblicità dei funerali del patriarca dei Casamonica. Anzaldi esplicitamente parla di una Rai che si mette a “dare una mano al rampollo di uno dei più spietati criminali di tutti i tempi”