Scandalo mondiale per i ricchi e potenti che continuano ad evadere le tasse

Scandalo mondiale per i ricchi e potenti che continuano ad evadere le tasse

Ci risiamo: nuovo scandalo mondiale per le evasioni fiscali che coinvolgono ricchi e potenti di tutto il mondo. Frutto di una enorme fuga di documenti che finirà per creare polemiche dappertutto, visto che coinvolge molti personaggi importanti di circa 200 paesi.

Ovviamente, questa fuga  di notizie riguarda chi fa di tutto per nascondere le proprie ricchezze e pagare meno tasse del dovuto, utilizzando magari i cosiddetti paradisi fiscali: dittatori, leader politici democratici, mafiosi, calciatori, imprenditori, finanzieri, uomini dello spettacolo. Tutti coinvolto in un giro vorticoso di conti, trasferimenti di denari, società ” offshore”.

Si parla di 11 milioni di documenti resi pubblici e sottratti allo studio legale finanziario di Panama  ono e grazie ai quali molte delle persone più agiate al mondo fanno sparire agli occhi del fisco dei loro paesi i redditi da tassare.

Secondo quanto si è saputo finora,  nell’elenco delle persone coinvolte vi sono 72 capi attuali o ex capi di stato,  tra cui alcuni  dei dittatori accusati di aver saccheggiato le risorse dei loro paesi. Tra gli altri, sembra che i dati riguardino  società legati alle famiglie e ai soci in affari dell’ex Presidente dell’Egitto,  Hosni Mubarak, del libico  Muammar Gheddafi, e del Presidente siriano Bashar al-Assad.

Vi sono però anche i nomi di persone vicine al Presidente cinese Xi Jinping , al Primo ministro britannico David Cameron, al Primo ministro islandese, Sigmundur David Gunnlaugsson, già messo in stato d’accusa nel suo paese, al leader ucraino, Petro Poroshenko. Vi sono anche citati Michel Platini, il fenomeno del calcio Leo Messi, il regista spagnolo Pedro Almovar, la sorella del Re di Spagna Pilar di Borbone, l’attore Jackie Chan,  il  neo presidente argentino Mauricio Macri e quello del Pakistan Nawaz Sharif .

Spicca poi il nome del re saudita Salman bin Abdulaziz al Saud e la cosa lascia perplessi perché in questo caso, forse, si potrebbe trattare più di investimenti che di un tentativo di evadere le tasse, visto che il re dell’Arabia Saudita fa come gli pare a casa propria.

Alcune operazioni sarebbero state gestite da una banca russa Rossiya e con il coinvolgimento di stretti collaboratori del presidente Putin.

Secondo quanto pubblica l’Espresso, i documenti tirerebbero in ballo alcune importanti banche italiane e personaggi pubblici come Luca di Montezemolo, l’imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, l’ex pilota di Formula Uno, Jarno Trulli. In totale sarebbero ben 800 i nomi dei nostri connazionali presenti negli oltre 11 milioni di documenti resi pubblici.