Italia guiderà coalizione con Francia e Egitto contro Isis in Libia. Appoggio Usa

Italia guiderà coalizione con Francia e Egitto contro Isis in Libia. Appoggio Usa

L’Itaia alla guida di una coalizione contro l’Isis in Libia. La conferma e il sostegno dell’operazione viene direttamente dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti: “L’Italia, essendo così vicina, ha offerto di prendere la guida in Libia. E noi abbiamo già promesso che li appoggeremo con forza”.

Ash Carter, conferma così quello che poco prima avevano fatto circolare fonti israeliane e cioè che tra aprile e maggio Italia, Francia ed Egitto sarebbero pronte per intervenire in Libia contro le forze dell’Isis, le quali da tempo hanno individuato e sono presenti in Libia per utilizzarla come una grande base di lancio per le loro operazioni lungo le sponde del Mediterraneo e in Africa.

Ovviamente, i tempi, come ha detto anche Carter, saranno scanditi da quelli necessari ai due governi di Tobruk e di Tripoli di dare alla Libia un governo unitario, cosa per cui l’Italia si è molto impegnata, anche a volte con dure polemiche verso altri paesi europei, a partire dalla Francia interessata anche a compiere interventi unilaterali.

Egiziani e francesi si starebbero preparando per il supporto navale dell’operazione con l’organizzazione di manovre congiunte  nei prossimi giorni destinate a vedere la partecipazione, tra gli altri mezzi, della portaerei transalpina a propulsione nucleare, Charles de Gaulle,  e la nuova fregata lancia missili egiziana “Tahya Misr” ( Lunga vita all’Egitto), da poco consegnata al Cairo dai cantieri navali francesi DCNS.

La Charles de Gaulle si sarebbe stata messa in movimento lungo il Mar Rosso lo scorso 22 febbraio per risalire il Canale di Suez ed entrare nel Mediterraneo dove stazionerà lungo le coste libiche.

La fregata egiziana, originariamente progettata per la protezione del Canale di Suez da potenziali attacchi terroristici dall’Isis, presente con la propria organizzazione nella Penisola del Sinai e nelle città lungo il Canale di Port Said, Ismailia e Suez, sarebbe stata spostata nel Mediterraneo dopo l’accordo raggiunto anche con l’Italia per condurre un attacco congiunto contro le posizioni ISIS in Libia.

Secondo le fonti israeliane che fanno circolare queste voci, il progetto sarebbe stato ideato dopo i ripensamenti di Barack Obama che preferirebbe evitare il diretto coinvolgimento in Libia delle forze Usa e lasciare spazio ai paesi europei e mediterranei.