Violenza sulle donne a Colonia: polizia ferma manifestazione dei neo nazisti

Violenza sulle donne a Colonia: polizia ferma manifestazione dei neo nazisti

Scontri a Colonia tra i gruppi xenofobi neo nazisti scesi in piazza per organizzare una manifestazione di protesta per le violenze sulle donne di Capodanno aggredite ed importunate da immigrati che hanno fatto scatenare feroci polemiche. Gli agenti dopo una serie di tafferugli hanno sospeso la manifestazione e controllato lo sfollamento dei contestatori. Un’altra iniziativa di protesta era stata contemporaneamente organizzata da gruppi di sinistra.

Le proteste sono state organizzate nonostante la Cancelliera Angela Merkel abbia garantito una veloce e decisa inchiesta per identificare i responsabili che, nel caso fossero migranti cui è stato concesso l’asilo, potrebbero essere espulsi dalla Germania.

Le violenze dell’ultimo dell’anno hanno fatto cadere la prima testa. Quella del Capo della Polizia, Wolfgang Anders, costretto alle dimissioni anche se si è sempre dichiarato con la coscienza a posto.

Poco prima  i suoi uffici avevano comunicato l’arresto di 31 persone collegate alle violenze, o tentativi di violenza, organizzati contro le donne che festeggiavano il Capodanno a Colonia. Si vede che alla signora Merkel non è bastato.

18 degli arrestati  sarebbero stati richiedenti asilo. La polizia, però, precisa che per nessuno di costoro è stato ancora prefigurato qualche reato a sfondo sessuale. Si tratta, in maggioranza, di ladri, ubriachi e molestatori. Tra i 31 vi sono anche due tedeschi e uno statunitense, oltre al grosso rappresentato da nordafricani e siriani.

Un portavoce della polizia, finita sotto accusa perché nessuno dei suoi componenti presenti nei luoghi dove sono state poi denunciate le violenze più gravi si è accorto di nulla, ha precisato che su 32 casi ufficialmente documentati solo tre riguardano presunte violenze sessuali, mentre i restanti 29 sono stati furti e lesioni corporali.

Si tratta di dati che stridono con i titoloni dei giornali che in tutto il mondo hanno presentato il capodanno di Colonia, ma anche di altre città del nord Europa come una nottata di violenze sessuali per lo più perpetrate da immigrati e rifugiati appena accolti all’interno dei confini dell’Unione.