Osservati a 25 milioni di anni luce dalla Terra i “rutti” di un “buco nero”

Osservati a 25 milioni di anni luce dalla Terra i “rutti” di un “buco nero”

Gli astronomi hanno individuato due grandi ondate di gas caldo eruttate all’esterno di un enorme “ buco nero” collocato  al centro di una galassia vicina. Le immagini sono state riprese dal telescopio spaziale Chandra e mostrano come le due onde spazzino via l’idrogeno più freddo davanti a loro.

Gli scienziati autori della ricerca giungono alla conclusione che il fenomeno spiegherebbe come i cosiddetti “buchi neri” non solo distruggono, ma sono in grado di creare e che, pertanto, si potrebbe trovare anche in questa manifestazione della natura spaziale la spiegazione della formazione di nuove stelle.

I risultati di questi studi sono stati presentanti in Florida, ai lavori della American Astronomical Society (AAS) , l’Associazione degli astronomi statunitensi.

Le immagini provengono da NGC 5194,  un piccolo insieme di galassie componenti la enorme “Whirlpool Galaxy”, Vortice galassia, numerata come NGC 5195,  distante dalla Terra 23. 160.000  di anni luce.

Il fenomeno delle due ondate di gas, frutto di enormi esplosioni di immense quantità di energia,  sono stati paragonati dai ricercatori come a dei “rutti” fatti dal buco nero dopo un pasto abbondante.

Secondo gli studiosi, le due onde di gas eruttati hanno impiegato milioni di anni per raggiungere le posizioni attuali: l’onda interna tre e quella esterna sei.