Smog in città: guerra al traffico. Si scatena la politica

Smog in città: guerra al traffico. Si scatena la politica

La politica s’impadronisce della questione smog e si scatena. Le opposizioni criticano le decisioni prese per la regolamentazione, o chiusura totale di Roma e Milano al traffico dopo che è scattato un vero e proprio allarme traffico a causa delle polveri sottili presenti nelle nostre città.

A Roma si era partiti con l’idea di bloccare completamente la circolazione, poi si è rimesso per oggi e domani solamente l’obbligo delle targhe alterne per contrastare l’inquinamento segnalato oramai con continuità dalle centraline collocate in numerosi punti della Capitale.  Del resto, anche a Roma non si leva il vento e non piove da settimane.

Così, come già disposto nelle due settimane precedenti oggi ci sarà  il fermo delle auto dispari e domani  quello delle pari. La fascia oraria prevista dall’ordinanza andrà dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30. In questi due giorni di circolazione a targhe alterne il biglietto del trasporto pubblico cittadino da 1,50 euro varrà per l’intera giornata.

Milano conferma, invece, ha confermato il blocco totale della circolazione per tre giorni, dal 28 al 30 dicembre, per intervenire risolutamente contro quello che sembra essere diventato il pericolo pubblico cittadino numero uno: lo smog. Le opposizioni, a partire dalla Lega, hanno fortemente criticato il Sindaco Pisapia il quale ha ricordato invece tutte le iniziative prese dall’amministrazione milanese nel corso degli anni per contrastare l’inquinamento mentre in molti, a partire dai leghisti di Salvini, ha detto il Sindaco pensavano ad altro.

L’alta pressione e la mancanza di precipitazioni favoriscono  l’eccessivo stazionamento delle polveri sottili nella bassa atmosfera e, così, le amministrazioni delle città con consistenti problemi d’inquinamento devono correre ai ripari introducendo provvedimenti draconiani.

Annunciate dunque iniziative per incrementare e favorire l’uso dei mezzi pubblici  come il cosiddetto “ticket antismog” introdotto dalla città di Milano e prezzi speciali per l’uso dei treni locali in Lombardia fino al 1 gennaio 2016.

Da quel che è stato comunicato dalle rispettive amministrazioni il provvedimento meneghino è seguito anche da comuni limitrofi che concorrono a formare una delle aree metropolitane più importanti, e più inquinate, d’Italia come sono quelli Sesto San Giovanni, Pavia e Cinisello Balsamo.

Il ministro per l’Ambiente, Galletti, ha convocato Regioni ed amministratori locali per affrontare la situazione.