Trump: dopo le dichiarazioni contro i musulmani rischia il bando dalla Gran Bretagna

Trump: dopo le dichiarazioni contro i musulmani rischia il bando dalla Gran Bretagna

Il Parlamento britannico dovrà considerare di discutere una petizione firmata da decine e decine di migliaia di cittadini sul sito web di Westminster per impedire l’ingresso in Gran Bretagna del candidato alle primarie del Partito repubblicano Usa, Donald Trump, dopo la sua richiesta di negare l’accesso negli Stati Uniti a tutte le persone di religione musulmana.

Le dichiarazioni di Trump sono state immediatamente criticate dai principali esponenti politici britannici, a partire dal Primo ministro David Cameron, ma i dirigenti del Partito conservatore sono contrari a votare la petizione e a bandire dal paese l’esponente americano che continua a rilasciare dichiarazioni sconcertanti. L’ultima è quella, per altro impossibile a realizzarsi, della chiusura di Internet per combattere il terrorismo.

Al momento la petizione è stata firmata da oltre 185.000 persone ed avendo ricevuto più di 100.000 firme, la petizione deve ora essere portata nell’aula di Westminster per un pubblico dibattito e deve ricevere una risposta scritta da parte del governo.

Il Cancelliere dello Scacchiera, che di fatto è il numero due del governo, George Osborne, ha detto che i commenti di Trump violano i principi fondanti degli Stati Uniti, ma che il modo migliore per sconfiggere una “sciocchezza” come quella detta da Trump è quello di impegnarsi in robusto dibattito democratico e non mettendo un divieto al suo ingresso in Gran Bretagna.

Jeremy Corbyn, il leader del partito di opposizione laburista, ha sostenuto che le dichiarazioni di Trump sul divieto per i musulmani di entrare negli Stati Uniti è un attacco ai valori democratici e un vero e proprio affronto all’umanità ed è quindi opportuno unirsi contro il razzismo.