Africa: Francesco apre la Porta Santa del Giubileo in mezzo agli ultimi degli ultimi

Africa: Francesco apre la Porta Santa del Giubileo in mezzo agli ultimi degli ultimi

Francesco è voluto andare a tutti i costi a Bangui, la capitale della martoriata Repubblica Centraficana nonostante in molti fossero vinti dalla paura e dalla preoccupazione perché si tratta di un paese da tempo afflitto da una terribile guerra civile che ha assistito anche a numerosi atti di violenza contro i cristiani.

Ma il Papa aveva annunciato l’intenzione di venire proprio qui e di anticipare a questa visita l’apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia con un messaggio che sintetizza tutta la sua visione del mondo e in esso della Chiesa.

Francesco ha voluto così che il Giubileo partisse proprio dall’apertura di questa Porta perché ha detto esplicitamente “Bangui diventasse la Capitale spirituale del mondo. L’anno Santo della Misericordia viene in anticipo da questa terra, una terra che soffre da molti anni una  guerra, l’odio e le incomprensioni e sente il bisogno di pace. In questa terra sofferente ci sono tutti i paesi del mondo che passano la croce della guerra. Bangui è la capitale spirituale della preghiera per la Misericordia del Padre, Tutti noi chiediamo Pace, Misericordia, Riconciliazione, perdono, amore. Per Bangui e per tutta la Repubblica Centraficana e per tutto il mondo, i paesi che soffrono la guerra chiediamo la Pace. E tutti insieme chiediamo amore e pace, amore e pace”.

Il Papa ha ripetuto queste frasi nella lingua locale assieme ai fedeli che gli hanno fatto eco.

Francesco ha ribadito che proprio da Bangui parte l’Anno Santo, innovando una tradizione che da secoli lo voleva avviato con l’apertura della Porta Santa della basilica di San Pietro.