Decreto salva banche. Galloni: luci ed ombre. Punti che non convincono. Il problema è quello dei titoli “tossici” . Intervista di Giancarlo Infante

Decreto salva banche. Galloni: luci ed ombre. Punti che non convincono. Il problema è quello dei titoli “tossici” . Intervista di Giancarlo Infante

“Ci sono dei punti che non mi convincono o che, comunque, meritano una riflessione approfondita”. Così il professor Nino Galloni commenta a caldo la decisione del Consiglio dei Ministri di adottare un provvedimento utile al salvataggio di quattro importanti banche r già sottoposte da anni a regime di commissariamento. Si tratta di Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti.

Il salvataggio avviene attraverso la creazione di un Fondo creato da tre grandi banche italiane, Intesa, Unicredit e Ubi che dovrebbe essere riempito da tre, quattro miliardi di euro per evitare il vero e proprio crack dei quattro istituti. Poi le perdite degli istituti in questione finiranno in una cosiddetta “bad bank”.

Cassa di Ferrara, Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti sono da tempo finite nei guai a proposito dei quali si citano una serie di finanziamenti e concessioni di credito sbagliati che le hanno portate al tracollo e per salvarle dal fallimento, e quindi evitare anche la perdita dei capitali dei loro correntisti, il Governo ha escogitato la soluzione annunciata e, pare, presa nel corso di una riunione del Consiglio dei Ministri durata 15 minuti.

Stando, infatti, alle nuove norme comunitarie non sono possibili più quegli interventi che nel passato hanno consentito il salvataggio di molti istituti di credito. Oggi quegli interventi sarebbero considerati aiuti di Stato e quindi non praticabili.

“Bene il fatto che si intervenga in linea con le nuove norme comunitarie. E’ necessario, però, fare una prima riflessione. Queste sofferenze, queste perdite, questi incagli, dice Galloni, sono state determinate da prestiti elevati. Oltre i 500. 000 euro. Non si tratta, quindi, di prestiti forniti a famiglie o a piccoli imprese o ad artigiani, bensì di interventi a favore di entità più grandi. Questo va considerato”.

d) In che senso?

Galloni: “nel senso che si dovrebbe pure fare un tracciamento di queste operazioni e di tutto ciò che vi è maturato attorno…”

d) Vuol dire che si potrebbe pure avviare qualche azione di recupero?

Galloni: “certo. Non so se ciò sia previsto o meno dal provvedimento che da incarico alla Banca d’Italia di intervenire adeguatamente sotto vari profili”.

d) Per quanto riguarda l’intervento delle banche più grandi?

Galloni: ci guadagneranno tre volte perché il loro intervento non sarà certamente a titolo gratuito. Il loro è un intervento di natura speculativa. Prima per la parte degli interessi, poi sul capitale e, infine, sulle attività finanziarie sottostanti che, sicuramente, prevedranno anche dei derivati”.

d)lei ha scritto molto sulle banche. In particolare nel suo recente lavoro Il futuro della banca. Lineamenti di teoria bancaria e finanziaria, aveva previsto i commissariamenti come quelli giunti…

Galloni: si avevo previsto l’intervento della banche centrali con una serie di commissariamenti con l’obiettivo del controllo delle banche dopo aver ottenuto quello delle famiglie con i provvedimenti di austerity delle ultime stagioni e quelle delle piccole imprese. Adesso siamo in piena politica di incorporazione e controllo degli istituti di credito”.

d) Cosa pensa del ricorso alla “bad bank”?

Galloni: anche questo era previsto da anni. Nel caso specifico credo opportuno che facciamo la seguente riflessione. Oggi interveniamo sulle quattro banche in questione facendo riferimento alla facilità e insensatezza con cui hanno concesso finanziamenti. Rischiamo di trovarci di fronte ad un fatto irrazionale perché è dieci volte superiore l’indebitamento provocato dai titoli cosiddetti tossici che si trovano a carico di questi istituti, Quindi va bene se la “bad bank” assorbe i debiti che provengono da operazioni finanziarie, non va altrettanto bene se le riguarda quelle di natura creditizia”.

Giancarlo Infante