Identificato il capo Isis dell’assalto a Parigi. Ucciso nell’assedio di Saint Denis. Allarme per attacchi chimici

Identificato il capo Isis dell’assalto a Parigi. Ucciso nell’assedio di Saint Denis. Allarme per attacchi chimici

Abdelhamid Abaaoud, il jihadista più ricercato del momento perché considerato l’ideatore dell’assalto a Parigi, è stato formalmente ritrovato cadavere sotto le macerie del covo dei terroristi islamisti di Saint Denis, assaltato dalle forze di sicurezza francesi . Lo ha reso noto il procuratore francese Francoi Molins. Il suo corpo era crivellato di colpi.

La notizia suggella la vittoria di un’importante battaglia della Francia contro l’Isis, o Daesh, sgominando la pattuglia dei terroristi seguaci del Califfato islamico identificati ed assediati proprio vicino a quello Stade de France dove avevano provato a massacrare più gente possibile.

Adesso, la guerra continua ed apre anche nuovi scenari, visto che il Primo ministro francese Valls paventa la possibilità che futuri attacchi possano essere condotti con l’uso di armi chimiche o batteriologiche.

Intanto in tutta l’Europa si annunciano allarmi bomba con interruzione di pubblici servizi, chiusure di strade e controlli.  Tutti i governi si mobilitano e rafforzano le misure di sicurezza. Il Presidente della Commissione europea, Juncker, annuncia l’allentamento del cordone dalla borsa: le spese per la sicurezza non verranno più inserite nei conteggi relativi alla stabilità finanziaria dei bilanci pubblici.

Del resto, il Presidente francese, Hollande, lo aveva preceduto con il piglio di chi ha deciso una cosa e la fa, nonostante tutto e tutti. La sicurezza, è la sostanza del pensiero attuale dei francesi,  è più importante degli equilibri di bilancio.

Così, anche per le garanzie democratiche e la libertà dei cittadini? E’ una questione un pò in discussione in quasi tutti i paesi, anche se britannici, tedeschi ed italiani non intendono blindarsi alla francese,

La Francia ha deciso di accettare la sfida del terrorismo e di scendergli contro in una vera e propria guerra. Una guerra del tutto particolare, visto che polizia ed esercito francese devono muoversi contro un nemico che comincia a non essere strutturato organicamente neppure tra Siria ed Iraq dove i bombardamenti continui porteranno l’Isis a prepararsi alla guerriglia più che a scontri in campo aperto. Figurarsi quanto impalpabile e subdolo si rivelerà in Francia e nel resto d’Europa.

Dopo i bombardamenti su Raqqa, il blitz parigino, Hollande cala la carta delle leggi straordinarie che il Parlamento francese ha approvato a tambur battente e in base al quale per tre mesi cambierà il volto dell’intera Francia.

Il provvedimento in primo luogo è diretto ad adottare, con la forza, se necessario, duri provvedimenti nei confronti dei sospettati e degli ambienti in cui hanno trovato finora appoggio e sostegno. A partire da un discreto numero di moschee e centri islamici troppo compiacenti, se non esaltatori, della violenza di questi giovani sbandati e plagiati da teorie folli e sanguinarie. Teorie, comunque, osteggiate e ripudiate dalla stragrande maggioranza dei musulmani di Parigi, della Francia, dell’Europa e del mondo intero.