La Francia dichiara guerra ai terroristi e chiama gli alleati. Numerosi arresti

La Francia dichiara guerra ai terroristi e chiama gli alleati. Numerosi arresti

Quella di Francoise Hollande è una vera e propria dichiarazione di guerra pronunciata solennemente di fronte ai parlamentari della Francia. Distruggeremo il Daesh che ha osato insanguinare Parigi.

Il Presidente della Repubblica francese ha preferito restare in patria, e mandare il suo ministro degli esteri Fabius al pur importante incontro del G20 in Turchia, per rispondere adeguatamente agli uomini dell’Isis che hanno ucciso 132 persone inneggiando al Califfato islamico prima di farsi esplodere o cadere sotto i colpi delle forze speciali e della gendarmeria parigina.

Hollande aveva, comunque, già fatto precedere le sue parole da fatti concreti. Intanto ordinando il bombardamento di Raqqa, la capitale strategica del Daesh che da questa città controlla il territorio che, a cavallo tra Siria ed Iraq, ha conquistato nel corso di mesi e mesi di battaglie cruentissime, oltre che di azioni criminali condotte a danno di gente spesso inerme ed indifesa.

Il bombardamento sembra sia stato pesantissimo. I jet francesi, levatisi in volo in simultanea da Giordania ed Emirati arabi dovrebbero aver distrutto il comando, numerosi depositi e strutture oltre che un campo di addestramento dei terroristi. Lo stesso in cui pare che alcuni dei componenti i gruppi di fuoco entrati in azione a Parigi sono stati allenati ed indottrinati.

In patria, la polizia francese ha operato numerosissimi arresti in tutto il Paese. Secondo quanto dicono alcune fonti giornalistiche, sarebbe stato catturato quello che è considerato l’artificiere del gruppo, cioè colui che si è occupato di trovare le armi e gli esplosivi utilizzate dagli attentatori di Parigi.

Altri arresti sono stati realizzati in Belgio da dove veniva un altro discreto gruppo di terroristi.