La Commissione europea prende di mira anche la Fiat per gli aiuti fiscali in Lussemburgo: sono illegittimi

La Commissione europea prende di mira anche la Fiat per gli aiuti fiscali in Lussemburgo: sono illegittimi

Starbucks e Fiat Chrysler devono rimborsare circa 30 milioni di euro per restituire aiuti fiscali equiparabili a finanziamenti pubblici europei e, pertanto, dichiarati illegittimi. Lo stesso rischio lo corrono adesso anche Amazon e Apple.

Si tratta di agevolazioni che Sweetheart Starbucks ha ricevuto in Olanda e la Fiat in Lussemburgo e che, secondo il commissario europeo alla concorrenza Margrethe Vestager, non erano dovuti. I due paesi si sono detti in disaccordo con la Commissione e la Starbucks ha annunciato la presentazione di un ricorso contro la decisione. L’accordo tra Lussemburgo e Fiat fu firmato nel 2012 dal Governo guidato allora dall’attuale Presidente della Commissione europea, Juncker.

La Commissaria Vestager, danese, ha precisato che le deduzioni fiscali in grado di ridurre “artificialmente” gli oneri di una società contrastano con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato e sono, pertanto, da considerarsi illegali

In particolare, sono presi di mira i cosiddetti “accordi di prezzi di trasferimento” tra le società controllate che consentirebbero lo spostamento di profitti all’estero o di pagare le tasse, come sembra sia stato il caso Fiat, su “profitti sottovalutati”.

Secondo quanto ha reso noto Margrethe Vestager le operazioni Fiat a Lussemburgo avrebbero dovuto costare alla fabbrica di automobili 20 volte tanto se si fossero seguite le normali condizioni di mercato. La Fiat non avrebbe, invece, pagato “nemmeno” 400.000 euro in imposte lo scorso anno.