Confindustria rompe le trattative sui nuovi modelli contrattuali. Il sindacato si è messo all’angolo da solo. di Lorenzo Dellai

Confindustria rompe le trattative sui nuovi modelli contrattuali. Il sindacato si è messo all’angolo da solo. di Lorenzo Dellai

Il Domani d’Italia pubblica il seguente articolo di Lorenzo Dellai, Presidente del gruppo parlamentare ‘Per l’Italia-Centro Democratico’ alla Camera, che volentieri riprendiamo.

Per chi crede al valore del dialogo sociale ed è parimenti consapevole della necessità di innovare istituti e strumenti negoziali, la decisione di Confindustria di rompere le trattative sui nuovi modelli contrattuali è una pessima notizia.

Il Governo fa bene a rafforzare la pressione sulle parti ed è comprensibile che faccia anche ventilare soluzioni legislative in caso di stallo prolungato. Ma la via maestra è e resta quella del dialogo e dell’accordo tra le parti sociali.

Quello di Confindustria può sembrare un goal a porta vuota. Il sindacato si è infatti messo da solo in un angolo che può preludere solo all’insignificanza o all’antagonismo. Ma non è detto che questo goal faccia bene al campionato.

Un sindacato marginale e delegittimato non aiuta né i lavoratori né le imprese. Speriamo quindi che possano prevalere dentro il Sindacato quelle posizioni coraggiose e aperte che ci sono sia a livello territoriale che ai vertici, ma che sono state paralizzate dal conflitto dentro e tra le confederazioni.

In fin dei conti, sia gli imprenditori sia i sindacati hanno bisogno di un salto culturale per costruire – a valle della grande crisi – la via italiana al modello tedesco delle relazioni sindacali.