Caos al Senato, tra gesti osceni e male parole

Caos al Senato, tra gesti osceni e male parole

Forse è proprio giusto che il Senato venga abolito o almeno trasformato visto che non è più quel luogo della politica italiana in cui si discute in maniera sommessa e dove non c’era, per lunga tradizione, la possibilità di assistere alle bagarre che, soprattutto nei primi decenni dopo la guerra, caratterizzarono la vita della Camera dei deputati dove si  svolgevano dibattiti sanguigni e pugnaci.

Ieri, infatti, nell’Aula di Palazzo Madama è stata data vita ad una gazzarra veramente volgare, oltre che inutile. Gli animi erano accesi per il dibattito e le votazioni sulla riforma proprio della Camera Alta, questione  che sta dividendo profondamente i partiti.

Durante il dibattito, la senatrice Paola Taverna del Movimento Cinque Stelle ha accusato il senatore Lucio Barani, che con Verdini è da poco passato con la maggioranza, di aver fatto un gesto osceno verso la collega Barbara Lezzi e gli urla  “porco maiale”.

La Taverna chiede al presidente Grasso di  intervenire contro Barani e lo costringa a chiedere scusa cui si indirizzano grida e proteste di molte senatrici di tutti i partiti. Barani si difende dicendo che si è trattato di un equivoco. Grasso sospende la seduta e rinvia a lunedì una decisione sull’accaduto preannunciando severità una volta che saranno appurati davvero i fatti.