La Ue vuole che l’Italia tassi la casa. Renzi risponde a muso duro di no

La Ue vuole che l’Italia tassi la casa. Renzi risponde a muso duro di no

La Commissione europea rende noto un rapporto in cui, con altri paesi, si cita l’Italia e subito i giornali ci fanno dei titoloni, al punto di costringere Matteo Renzi, a New York per l’Assemblea delle Nazioni Unite, ad intervenire. Gli esperti economici di Bruxelles ritengono che svariati paesi, tra cui l’Italia, debbano pensare più a ridurre le tasse che gravano su imprese e lavoratori, piuttosto che a detassare la casa.

Un chiaro intervento che segue alle comunicazioni del Presidente del consiglio italiano il quale ha recentemente annunciato, invece, il passo proprio in direzione contraria, nel senso che si sta accingendo, tra le altre cose, ad eliminare la tassa sulle prime case.

Così, Renzi ha subito bacchettato i funzionari europei rispondendo in maniera molto lapidaria: “quali tasse ridurre lo decidiamo noi, non un euroburocrate a Bruxelles”. Renzi aggiunge: “compito dell’Ue non è mettere bocca su quali scelte fiscali fa uno stato” senza “decidere al posto dei singoli governi”. Così la conclusione è netta: “confermo l’eliminazione nella legge di Stabilità della tassa sulla prima casa per tutti e per sempre”.