Migranti: mentre l’Europa è divisa, nuova ondata di rifugiati attraversa Ungheria e Austria

Migranti: mentre l’Europa è divisa, nuova ondata di rifugiati attraversa Ungheria e Austria

Una nuova ondata di rifugiati sta attraversando l’Ungheria e l’Austria diretta verso la Germania che rischia di giungere alla famosa cifra di 800 mila profughi da accogliere molto prima della fine dell’anno, come previsto. La gente si è rimessa in marcia a piedi, soprattutto dopo la minaccia delle autorità ungheresi di non consentire più il passaggio sul proprio territorio e di giungere ad arrestare coloro che si troveranno entro il confine senza i permessi necessari.

Altro caos è segnalato ai confini di Serbia e Ungheria e altre migliaia di rifugiati starebbero passando la frontiera tra Macedonia a Grecia. L’invasione, insomma, continua mentre l’Europa, pur avendo fatto molti passi in avanti, non dà ancora l’idea di aver raggiunto una piena consapevolezza di quello che è necessario mettere in campo in una situazione del genere.

L’Europa si presenta, infatti, alla vigilia del nuovo vertice dei ministri degli Interni sugli immigrati nettamente spaccata in due. Tutti contrari al piano presentato dalla Commissione presieduta da Juncker i paesi della parte centro orientale: Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Slovacchia.

Non vogliono sobbarcarsi la quota per loro prevista dal piano comunitario appena presentato ed approvato dal Parlamento europeo di Strasburgo secondo il quale il Vecchio continente accoglierà 160 mila migranti e li suddividerà tra tutti i paesi secondo criteri oggettivi.

L’Ungheria, come accade da tempo, guida questo fronte del no e sfida apertamente i vertici dell’Unione e si limita ad annunciare i provvedimenti che intende adottare nelle prossime ore a carico dei profughi.

Il gruppo dei paesi contrari si è incontrato, ma sembra senza raggiungere alcun risultato positivo, con la Germania e il Lussemburgo, Presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione.

Intanto, giunge notizia che in Ungheria è in stato di fermo un italiano trovato alla guida di un Fiat Ducato riempito fino all’inverosimile con 33 rifugiati siriani. Incarcerato dovrebbe al più presto essere processato per traffico di esseri umani.