Renzi promette rivoluzione tasse: via quella sulla prima casa. Irritati i vescovi per le unioni civili. Pensi anche alle famiglie

Renzi promette rivoluzione tasse: via quella sulla prima casa. Irritati i vescovi per  le unioni civili. Pensi anche alle famiglie

La revisione della tasse costituirà una vera e propria rivoluzione copernicana. Parola del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, Il Primo ministro e Segretario del Pd,  va all’Assemblea nazionale del suo partito  convocata presso l’Expo di Milano e smentisce che il suo sia il “partito delle tasse”.

Per dimostrarlo annuncia una serie di provvedimenti che fino al 2018 serviranno a ridurre il carico fiscale degli italiani. La scaletta degli impegni dell’esecutivo Renzi, da lui fatta risalire a quelli previsti nel programma programmatico con cui il Pd si presentò alle ultime elezioni sotto la guida di Pier Luigi Bersani, è la seguente: 2016 abolizione della tassa sulla prima casa; nel 2017 intervento Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni.

Renzi ha anche annunciato che entro l’anno sarà approvato un provvedimenti sulle unioni civili, e su questo aspetto deve incassare, però, una decisa critica da parte del Segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino. I vescovi italiani, infatti, non gradiscono la ridondanza con cui Renzi ed il suo governo seguono il problema delle coppie gay e delle unioni civili, trascurando altre questioni. Monsignor Galantini ha testualmente dichiarato all’Ansa: “Rispetto alle urgenze che si impongono impongono sia a livello interno come a livello internazionale è paradossale questa attenzione. Peccato non poterne riscontrare altrettanta in effettive misure di sostegno alla famiglia”.