Caso Crocetta. Manovra contro il Governatore? Procura smentisce tutto. Espresso conferma, ma si riferisce a fatti vecchi e secretati

Caso Crocetta. Manovra contro il Governatore? Procura smentisce tutto. Espresso conferma, ma si riferisce a fatti vecchi e secretati

La Procura della Repubblica di Palermo ha smentito che ci sia mai stata un’intercettazione tra Rosario Crocetta, Governatore della Regione Siciliana, ed il suo medico Matteo Tutino, nei giorni scorsi arrestato per diversi reati, tra cui il falso e la truffa.

Nella versione, invece, anticipata solo dall’Espresso c’è la frase attribuita al Tutino secondo il quale all’allora assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, bisognava far fare la fine del padre, il giudice Paolo Borsellino.

Crocetta è infuriato dopo essersi autosospeso e comincia a pensare che ci sia stata una manovra contro di lui ed evoca il cosiddetto “metodo Boffo”. Nelle orecchie  ancora gli ronzano le dichiarazioni al vetriolo che gli hanno rovesciato contro anche i suoi amici del Pd. In una delle tante interviste concesse per cercare di giustificarsi di una cosa che gli è piombata dal cielo sulla testa, scoppia in lacrime perché non riesce a gestire la situazione.

Il suo avvocato, più freddo, si reca in Procura ricevendo la conferma che non c’è agli atti alcuna intercettazione che riguarda Crtocetta ed il Tutino. L’Espresso, invece, insiste e sostiene che si tratterebbe di un’intercettazione presente tra atti secretati relativi ad un’altra indagine risalente al 2013. Secretati come?, c’è da chiedersi!

Chissà se questa spiegazione, ammesso che sia vera, giacché parliamo di atti secretati, non finirà per insospettire ancora di più il Governatore Crocetta. Magari, si guarderà intorno per capire da dove venga questa manovra che non fa bene alla magistratura, agli inquirenti, alle istituzioni e neppure ai giornalisti….

Tutto il mondo politico era comunque insorto non appena si era saputo dell’intercettazione mentre Crocetta sosteneva di non aver mai udito pronunciare quella frase dal suo interlocutore, poi arrestato, e non aveva neppure modo di capire cosa stesse succedendo.

All’ ex assessore  Lucia Borsellino, dimessasi dalla sua carica all’indomani dell’arresto di Tutino, erano immediatamente giunti messaggi di solidarietà da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e di molti esponenti politici, tra cui i due presidenti di Camera e Senato. Anche Grillo ed altri delle opposizioni hanno chiesto le dimissioni di Crocetta , così come quelli del Pd che avevano ingiunto a Crocetta di fare chiarezza.

A questo punto è assolutamente necessario fare chiarezza sul fatto. Per primi questa chiarezza dovrebbero esigerla  la Borsellino, Mattarella e Renzi .