Domani banche e Borsa chiuse in Grecia in attesa del crack finanziario

Domani banche e Borsa chiuse in Grecia in attesa del crack finanziario

Banche greche e Borsa di Atene domani saranno chiuse e saranno imposti controlli sui capitali. Questa l’ultima decisione del governo ellenico che per bocca del Primo ministro, Alexis Tsipras, però rassicura i clienti degli istituti di credito sostenendo che i depositi saranno garantiti.

L’intervento di Tsipras è giunto dopo la dichiarazione della Bce, la Banca centrale europea, sui fatto che restavano immutati i finanziamenti di emergenza per le banche greche.

Tsipras non ha fornito ulteriori informazioni sulla durata della chiusura delle banche ed ha fortemente criticato Bce ed i partner europei sul rifiuto per quella che ha definito una breve proroga del programma di rientro del debito della Grecia.

Il Parlamento greco intanto ha approvato la proposta del Primo ministro  di tenere un referendum sulla condizioni poste dai creditori internazionali per consentire alla Grecia il pagamento del debito, una cui ulteriore prima scadenza sarebbe prevista per 1,6 miliardi di euro martedì prossimo, 30 giugno.

Alexis Tsipras ha di fatto abbandonato le trattative di Bruxelles, che pochi giorni fa sembravano invece avviarsi verso una soluzione positiva, facendo l’annuncio sul referendum e prendendo, così, tutti di sorpresa e confermando l’opposizione del suo Governo ad ulteriori tagli di bilancio per i greci. Ovviamente, Tsipras chiede che gli elettori sostengano la posizione e si esprimano con un bel no all’introduzione di ulteriori provvedimenti di austerità.

I rappresentanti degli altri paesi europei non hanno reagito bene alla decisione greca ed hanno immediatamente tenuto una riunione senza la partecipazione dei rappresentanti del Governo di Atene. Si tratta adesso, infatti, di prepararsi al cosiddetto “default” delle Grecia che il 30 giugno non pagheranno la rata in scadenza dovuta al Fondo Monetario Internazionale, FMI.

Adesso, il problema vero è quello di vedere quali saranno le conseguenze concreti soprattutto per quanto riguarda la permanenza della Grecia nell’area dell’Euro.

Nel Paese mediterraneo, intanto, è continuato l’assalto della gente ai bancomat per ritirare più euro possibili, evidentemente sulla base della convinzione che la situazione porterà ad un’uscita dall’euro ed il ritorno alla dracma in queste condizioni significherebbero perdere un sacco di soldi.

Il Ministro italiano Pier Carlo Padoan ha negato che la condizione italiana possa avere un effetto “domino” su resto dell’Europa, a partire dall’Italia.